Rispetto agli altri Paesi della Comunità Europea, la diffusione delle tecnologie informatiche come supporto della didattica è in forte ritardo. Rispetto alle scuole degli altri Paesi della Comunità, tra i quali la Danimarca dove la percentuale raggiunge il 73%, la scuole italiane cablate raggiungono solo il 39%.
Sono poco più di 600mila i computer presenti nelle scuole italiane a fronte di quasi 9milioni di studenti, con una media di un computer ogni 15 studenti.
Solo il 25% degli insegnanti italiani usa gli strumenti multimediali. Di questi il 19% i Cd e solo il 3% l’Internet.
Il 70% degli studenti italiani dispone a casa di un computer, ma solo il 50% è in grado di collegarsi alla rete Internet.
Sono questi soltanto alcuni dei dati allarmanti contenuti nel ‘Libro Bianco sull’Innovazione Tecnologica nella Scuola Italiana’, presentato dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti e dal Technology and Innovation Council (TIC), un pool di imprese leader nel settore delle innovazioni tecnologiche.
Il volume sottolinea il ritardo considerevole accumulato dalla nostra scuola in questi ultimi decenni in cui non è stata in grado di tenere il passo con lo smisurato sviluppo delle tecnologie, ma pure evidenzia l’urgenza di superare il gap ed introdurre al più presto tutti quegli strumenti di cui ormai non si può più fare a meno nella gestione della scuola in generale e della didattica in particolare.
Il Miur, facendo tesoro dei dati allarmanti di questo rapporto, si accinge ad aprire una nuova era tecnologica iniziando dalla ri-progettazione di tutto il sistema scolastico informatico al momento in uso e che è vecchio di oltre un trentennio.
Utilizzando i 339 milioni di euro stanziati dalla finanziaria per i prossimi quattro anni, ha, perciò, creato un nuovo sito informatico dedicato all’uso delle tecnologie per tutti coloro che operano nella scuola a tutti i livelli.
Sarà un servizio che utilizzerà la larga banda di comunicazione, cioè quell’ambiente tecnologico che consente i massimi livelli di interattività nell’uso delle tecnologie digitali e che facilita l’accesso ad una gamma di servizi potenzialmente illimitata. È previsto il collegamento alla ‘banda larga’ di altre 28mila scuole oltre alle 7.500 già collegate.
Il sito offrirà servizi per la didattica, soluzioni tecnologiche appositamente pensate per la formazione in servizio e nuovi progetti informatici.
Intanto il Miur, ha fatto presente che è già in atto il ‘Progetto European’ che riunisce 23 Ministeri dell’Istruzione di tutta Europa, finalizzato a promuovere la collaborazione tra le scuole dei diversi Paesi.
Il Progetto, affidato al Direttore Generale, Alessandro Musumeci, fra l’altro, rappresenta il primo portale europeo che offrirà ai docenti risorse innovative e contribuirà al miglioramento dei servizi per i docenti, gli studenti e le famiglie.
Grazie a quest’azione sarà possibile sviluppare e-learning, l’insegnamento per via telematica che è stato già utilizzato con successo nello scorso anno scolastico per l’aggiornamento di oltre centomila tra docenti, non docenti e dirigenti scolastici.
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