È stato pubblicato online in questi giorni il volume L’impatto dell’isolamento sull’educazione dei bambini: un’analisi a livello nazionale, un’indagine condotta nelle scuole britanniche, per verificare l’impatto dei livelli di privazione sull’andamento scolastico tra il 2019 e il 2020 e sugli effetti della sospensione dell’insegnamento a partire dalla primavera 2020 in tutto il Regno Unito.
L’indagine si basa sui risultati ottenuti da oltre 250.000 bambini della scuola primaria, che nell’autunno 2020 hanno sostenuto test di livello che includono i progressi nella comprensione della valutazione matematica (PUMA), i progressi nella lettura (PiRA) e nella grammatica, punteggiatura e valutazione dell’ortografia (GAPS).
La pandemia COVID-19 ha portato a blocchi nazionali in tutto il Regno Unito durante la primavera del 2020, compresa la sospensione dell’insegnamento di persona per la maggior parte degli studenti per l’ultima parte del periodo primaverile e per quasi tutta la durata del periodo estivo.
Durante la prima metà del trimestre autunnale 2020, molte scuole hanno colto l’opportunità per i loro alunni dal 1° al 6° anno di lavorare sui materiali previsti per i recuperi estivi, i Summer Papers. Il libro bianco ha preso in considerazione i risultati aggregati e anonimizzati dei Summer Papers degli alunni delle scuole elementari delle principali scuole pubbliche in Inghilterra durante il periodo autunnale del 2020, e li ha confrontati con i risultati ottenuti dalla precedente coorte nell’estate del 2019. Il volume rivela anche le opinioni di alcuni docenti, che offrono interessanti spunti di riflessione.
I risultati indicano che in ogni soggetto, fascia d’età e regione, tra il 2019 e il 2020, nei Summer Papers si sono registrate notevoli riduzioni dei risultati raggiunti. È importante notare che non si può distinguere tra la perdita di apprendimento che si è verificata durante la chiusura delle scuole e quella che si è verificata durante le vacanze estive. Tuttavia, a prescindere dalle proporzioni relative di questi effetti, è chiaro che non hanno colpito tutte le regioni, le scuole o gli alunni allo stesso modo.
Le scuole analizzate, solo statali, sono in tutte le regioni e il campione è ampiamente rappresentativo. I test sono stati effettuati nell’estate 2019 e in settembre/ottobre 2020 e sono stati inseriti in MARK, un servizio gratuito di valutazione e reporting.
Una preoccupazione molto comune riguardo alla potenziale perdita di apprendimento durante la chiusura delle scuole è che gli alunni svantaggiati potrebbero essere stati colpiti più duramente di altri. Per tutti i gruppi di età, i risultati di questi studenti sono diminuiti di più rispetto a quelli degli altri e le lacune sono state particolarmente grandi per i gruppi deii più piccoli.
Per la matematica, il fatto che i bambini con bisogni educativi speciali abbiano avuto un andamento peggiore rispetto agli altri alunni durante il blocco, è probabilmente dovuto alla loro relativa mancanza di accesso all’hardware per l’apprendimento online.
Appare evidente che, con livelli di rendimento già inferiori a quelli degli altri studenti nel 2019, il divario crescente deve essere affrontato con urgenza. Dall’indagine emerge chiara l’indicazione ai responsabili del sistema educativo britannico per un maggiore investimento di risorse che possano garantire l’accesso alle tecnologie per gli alunni con bisogni speciali, per colmare il divario di rendimento.
In particolare, appare come urgente e necessario concentrarsi sull’impiego di strumenti per i bambini più giovani del programma Pupil Premium (così sono identificati gli alunni con bisogni speciali nel Regno Unito, dove nei casi certificati la scuola riceve un finanziamento, premium, per ognuno di loro, per potenziare le risorse dedicate) dove il divario di rendimento è più ampio, per assicurarsi che questo svantaggio non si estenda agli anni successivi.
Nell’area matematica le maggiori criticità sono state osservate in geometria, per cui in questi argomenti i vari gruppi di età sono stati influenzati negativamente dalla mancanza di un insegnamento di persona.
L’isolamento ha messo in evidenza come la perdita dell’insegnamento di persona abbia avuto un impatto su diverse aree del programma di matematica in misura diversa, dice la consulente di matematica Sarah Fernandes, in particolare la geometria ha subito i maggiori danni ai livelli di conseguimento, riflettendo come la profondità e la sfumatura richieste dall’insegnamento di persona di questi argomenti sia stata influenzata negativamente dal blocco.
Per quanto riguarda la lettura Shareen Wilkinson, consulente per la valutazione dice che il declino del vocabolario dimostra inequivocabilmente che gli alunni hanno bisogno di un insegnamento esplicito del vocabolario e di raccogliere e comprendere le parole implicitamente attraverso la loro lettura.
L’attenzione deve concentrarsi sulla raccolta e la comprensione del significato di parole non familiari.
Tra i fattori di svantaggio è emerso dall’indagine nel Regno Unito, che La deprivazione tende ad essere maggiore nelle aree urbane, il che può spiegare almeno in parte il motivo per cui gli alunni delle scuole urbane tendono a rimanere più indietro rispetto a quelli delle scuole suburbane o rurali.
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