Categorie: Generico

Liceali scoperti su Facebook: presto l’occupazione. Per prevenirla la fanno i prof

Chi pensava che Facebook fosse un “territorio” esclusivo dei giovani farebbe bene a ricredersi: anche le generazioni più avanti negli anni ormai guardano con interesse al suo utilizzo quotidiano. Per diletto, ma anche per lavoro. Perché in molti, sembra anche gli psicologi e i datori di lavoro incaricati di selezionare il personale, danno sempre più credito a quello che i vari gruppi organizzati vi scrivono. Così pure gli insegnanti sono giunti ad utilizzare il popolare social network come un prezioso alleato educativo e correttivo.

E’ in questo scenario che si è venuta a sviluppare la paradossale vicenda del liceo scientifico romano Morgagni,dove il dirigente scolastico ed alcuni docenti, sono venuti a conoscenza della volontà da parte di un nutrito gruppo di studenti di occupare l’istituto (in segno di protesta contro la riforma della secondaria superiore, i tagli alle risorse e la supposta messa in discussione del diritto allo studio) proprio da Facebook. Così hanno subito avvisato le famiglie per spiegargli dei rischi disciplinari che avrebbero incorso i loro ragazzi se avessero portato avanti l’iniziativa. Dando sempre uno sguardo a Facebook, i docenti si sono resi conto che l’occupazione era imminente e che l’opera di persuasione rischiava di non produrre effetti.
Così hanno deciso per la messa in atto di un’azione sinora mai sperimentata: hanno occupato loro i locali della scuola. E deciso che le porte d’accesso rimarranno chiuse sino ad un ritiro incondizionato, da parte dei loro studenti, dell’idea di prendere possesso dell’istituto. Da tre giorni gli unici autorizzati ad entrare sono solo i genitori, considerati preziosi alleati nell’opera di persuasione. Alcune famiglie però non l’hanno presa bene, tanto da minacciare la presentazione di denunce formali per l’originale prima opera di “interruzione di pubblico servizio” al contrario. Anche perché, e questo anche i docenti del Morgagni dovrebbero saperlo, la trasmissione dei valori si svolge attuando un comportamento sempre corretto e, in ogni caso, ben distante da quello da condannare.
I docenti autori della discutibile iniziativa si difendono: dicono di essere contrari all’occupazione e che la loro è solo una protesta per prevenirla. Vogliamo salvaguardare la scuola – ha detto uno di loro – e valuteremo le proposte che ci faranno i ragazzi“. Nel frattempo sono passati tre giorni e la situazione non si sblocca. La situazione diventerebbe quasi kafkianase i ragazzi decidessero di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Per il momento si sono limitate a bussare e scandire il coro “fateci entrare”.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024