Sono la coordinatrice del Gruppo “Abilitati TFA” e del gruppo “docenti di educazione musicale TFA A031-A032”. In tanti mi conoscono e per anni ho difeso i diritti dei docenti abilitati con TFA e ho sempre agito per la tutela del titolo.
Ho avuto accesso al TFA dopo aver superato una selezione ferrea (700 candidati per 50 posti).
Vorrei ricordare che Il TFA era nato come percorso selettivo per accedere al Ruolo, ma sappiamo tutti come è andata a finire.
Siamo i docenti più selezionati della storia, eppure si fa fatica a lavorare anche con le supplenze.
La mia situazione è paradossale: sono la prima in tutti i licei musicali di Roma per l’insegnamento della materia “Tecnologie musicali” , ma , sulla cattedra che spetterebbe a me, sta lavorando un docente non abilitato e beneficiario dell’accantonamento.
Molti si staranno chiedendo cosa sia L’accantonamento.
La nota 37381 pubblicata dal Miur il 29 agosto 2017 parla di accantonamento dei posti per i docenti in servizio, nell’a.s. 2016/17, a tempo determinato (al 30/06 o al 31/08) per gli insegnamenti specifici dei licei musicali, così come dettato dall’articolo 6 bis comma 5 dell’ipotesi di CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2017/18.
Questo significa che il docente che era in servizio nell’anno precedente, ha il diritto di conferma sullo stesso posto, a prescindere dal titolo e dalla fascia di appartenenza.
Mi chiedo come sia possibile che un non abilitato abbia la precedenza rispetto al docente abilitato.
Il TFA non ha il valore concorsuale per le assunzioni , ma non ha neanche la precedenza negli incarichi annuali.
A questo punto qualcuno può spiegarmi a cosa serve l’abilitazione?
Ai sindacalisti, ai politici e al Miur vorrei porre una domanda :
Trovate sia giusto che un non abilitato, grazie all’accantonamento, lavori al posto di un abilitato?
Perché avete siglato una norma di questo tipo?
A cosa serve l’abilitazione se neanche risulta essere titolo preferenziale per le supplenze?
Gli alunni non hanno il diritto di avere in classe personale qualificato e formato?
Io sono attualmente disoccupata grazie a questa norma. Come me tantissimi altri colleghi abilitati nelle materie musicali.
E’ evidente che la nota del Miur sia in contrasto con le altre normative di rango superiore , le quali stabiliscono che un abilitato di Stato ha sempre la precedenza su un docente non abilitato.
Chi ha sottoscritto questa normativa ha agito calpestando i diritti di tutti gli abilitati.
Sarebbe opportuno un intervento del Miur per ristabilire la gerarchia corretta, anche tramite una nota aggiuntiva che specifichi la precedenza degli abilitati sui non abilitati.
Mi sembra addirittura paradossale e poco dignitoso dover chiedere un intervento di questo tipo.
I licei musicali non fanno parte di un ordinamento autonomo, ma sono parte del sistema scolastico italiano.
I Sindacati e il Miur devono imparare a rispettare la professionalità di chi si è limitato a seguire il percorso formativo indicato dalla Legge.
Ci chiedete di formare i nostri alunni nel rispetto delle regole e di credere nel merito e nella giustizia, quando nella scuola , proprio nella scuola, tutto questo non esiste?
In questo contesto è molto difficile trasmettere agli alunni la speranza, il senso del dovere e dell’impegno, perché questi valori in Italia e nella scuola non vengono minimamente rispettati.
di Daniela Servello
Un insegnante deve creare un ambiente inclusivo, stabilire regole chiare, motivare gli studenti e mantenere…
Il corso avanzato per docenti su GeoGebra online è un'opportunità unica per padroneggiare uno strumento…
Non solo i docenti sono spesso (e da molti anni) aspramente criticati da parte degli…
La rendicontazione sociale nelle scuole permette agli istituti di autovalutarsi, ma l'efficacia dipende dalla trasparenza…
Come abbiamo scritto, sta per tornare il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare…
Insegnare sostegno senza specializzazione richiede empatia, capacità di adattamento e competenze nella gestione della classe.…