Un piccolo gioiello del nostro sistema di istruzione: i licei coreutici e musicali ma che stentano a entrare in tutte le province e dove operano presentano comportamenti poco chiari.
Eppure la nostra è conosciuta nel mondo come la “patria del bel canto” e i licei musicali e coreutici sarebbero inoltre il naturale completamento dei percorsi della secondaria di primo grado a indirizzo musicale.
E invece, anche per questa singolare novità del riordino della Gelmini, non c’è chiarezza, né univocità di intendi, mentre tanti docenti abilitati aspettano canali coerenti di reclutamento.
Anche per questo la Flc Cgil denuncia che la complessa vicenda del “reclutamento” delle materie di indirizzo nei percorsi del Liceo Musicale e Coreutico parte con la segnalazione, in vari territori, di comportamenti caratterizzati da scarso rispetto delle norme nazionali e poca trasparenza.
Come è noto, in assenza del Regolamento sulle nuove classi di concorso, il “reclutamento” avviene, transitoriamente, attraverso un complessa procedura che prevede, nell’ordine:
1. la definizione dei requisiti generali nell’ambito delle tabelle sulle cosiddette classi di concorso atipiche;
2. la regolamentazione dell’accesso a tali insegnamenti per il personale di ruolo, nell’ambito del contratto sulle utilizzazioni
3. la regolamentazione dell’accesso agli insegnamenti per il personale non di ruolo, nell’ambito dell’annuale circolare che impartisce istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze
4. i bandi di scuola.
Tutta la procedura prevede l’individuazione di date nazionali per la presentazione delle varie tipologie di domande.
Nonostante tutto questo, sono stati emanati bandi di scuola e avvisi regionali che fissano già date di scadenza per la presentazione delle istanze e questo in evidente violazione delle regole nazionali.
La FLC nel denunciare pubblicamente questa situazione abnorme, chiede al MIUR un intervento urgente e preannuncia, comunque, iniziative di contrasto che pongano fine a questi comportamenti inaccettabili.
Occorre affermare con forza che i Licei musicali e coreutici fanno parte del sistema nazionale di istruzione e formazione e non sono un piccolo e isolato territorio in cui sperimentare forme di reclutamento fuori da una cornice nazionale di riferimento.
Ed è questa una denuncia che non può che trovare accoglimento, visto pure la enorme richiesta che viene dai vari territori dove è stato implementato il corso.