“Stiamo riscontrando in questi giorni che in alcuni licei italiani sono state assegnate al biennio le due ore di strumento per quest’anno, ottenute laddove l’ufficio scolastico in totale autonomia, su comunicazione della sentenza e/o diffida da parte dei genitori, ha stabilito di ottemperare al giudicato.
Non esistono comunicazioni ufficiali in merito ma, con l’aiuto di un occhio competente se ne può avere conferma confrontando i documenti di disponibilità e gli utilizzi pubblicati sui siti dei vari USP, come quelli che rendiamo disponibili qui titolo di esempio (alleghiamo documenti dal sito Usp Foggia).
Ci preme che tutti siano al corrente di questi sviluppi, sebbene sporadici sul territorio nazionale, affinché si possa sfruttare il poco tempo rimasto a disposizione prima dell’inizio dell’anno per procedere in massa a sollecitare i rispettivi uffici scolastici anche tramite diffide a ottemperare, in attesa dell’udienza sul giudizio di ottemperanza sul ricorso 8340/18 che si terrà il 25/09 p.v. e in assenza di provvedimenti spontanei del MIUR, che continuano a latitare”.
Quanto più sopra è possibile leggerlo sulla pagina Fb “Salviamo Le Ore Di Strumento – Sos Licei Musicali” che, a parte i contenuti del comunicato, dimostra ancora una volta come nella nostra Nazione si agisca di “motu proprio”, secondo cioè la locuzione latina che indica una nomina o una decisione presa di “propria iniziativa” da chi ne ha il potere o la facoltà, ad eccezione del Ministero e del ministro Bussetti che non sembrano fare caso al dettato della Legge e delle sentenze.
Una stranezza per una coalizione politica che, dando a Bussetti la poltrona della Minerva, si è presentata con lo slogan dell’efficienza e della trasparenza.
Se lo Stato di diritto, sancito dalla Costituzione, ha ancora senso e valore, non si possono lasciare i singoli Usp a sbrigarsela da soli, mentre le sentenze vengono disattese proprio da chi invece, il Miur, dovrebbe adottarle e nel minor tempo possibile, considerato che l’anno scolastico è già iniziato.
Non si capisce infatti il silenzio del ministro, né degli uffici competenti dal momento che, ripetiamo, deve solo essere applicata la Legge. Cosa si sta aspettando?
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