Licenza media: l’Andis contro l’annullamento dell’ammissione
Non è proprio andata giù ai presidi la decisione del Ministero della Pubblica Istruzione di annullare l’istituto della ammissione-non ammissione all’esame di stato in vigore da decenni già a partire dal prossimo giugno: l’Andis, l’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici, ha fatto sapere, in particolare, che la circolare inviata lo scorso 15 marzo, potrebbe creare dei pericolosi effetti: il loro timore è che possa “autorizzare gli alunni non solo a ‘non studiare’, poiché l’ammissione è già garantita , ma anche a frequentare la scuola al minimo indispensabile, snaturando il carattere fondante di una scuola obbligatoria”.
“E’ pericoloso – afferma una nota dell’Andis, a cui sono iscritti oltre 3.000 capi di istituto – decidere ad anno inoltrato che l’istituto dell’ammissione all’esame viene cancellato senza che si sia rilevata una particolare esigenza al riguardo, determinando l’ammissione solo dalla frequenza di almeno tre quarti del tempo scuola”. La norma introdotta dal ministero è un’applicazione di un decreto legislativo risalente al 2004 (l’art. 19 del dl 59/2004). I dirigenti speravano però che gli attuali responsabili di viale Trastevere trovasse il modo di non applicarla, soprattutto a metà anno scolastico. Invece una delle novità più importanti introdotte dalla circolare sul nuovo esame di licenza media è stata proprio l’eliminazione della norma che previde l’ammissione degli alunni all’esame. “L’ammissione – recita la circolare – è disposta d’ufficio nei confronti di tutti gli alunni frequentanti l’ultimo anno di corso della scuola secondaria di I grado, indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti conseguiti al termine dell’anno scolastico e, comunque, alla sola condizione del raggiungimento del monte ore annuo di presenze”.
L’associazione associa la scelta di viale Trastevere ad un “disorientamento” generale, acuito da una strana contraddizione del sistema di esami: “mentre da una parte si cancella il giudizio di ammissione (terza media) dall’altra contemporaneamente lo si reintroduce (esame di maturità)”.
I presidi non hanno gradito anche altri aspetti della circolare, come la seconda lingua straniera e, soprattutto, la certificazione delle competenze: “non si può proporre – concludono – una innovazione, peraltrononsufficientemente giustificata, in corso d’opera”.
Il MInistero ha comunque introdotto un ‘paletto’ contro gli alunni meno studiosi: non potranno infatti più svolgere gli esami di licenza media coloro che hanno accumulato più del 25% di assenze dalle lezioni. In questi casi, spetterà al consiglio di classe valutare le situazioni di studenti che in “casi eccezionali” verranno ammessi agli esami pur avendo frequentato le lezioni per meno di tre quarti dell’orario annuale.