A seguito di controlli effettuati dalle scuole polo sui punteggi assegnati nelle graduatorie provinciali, migliaia i docenti precari stanno ricevendo lettere di licenziamento, dopo essere stati nominati.
La notizia è riportata da Italia Oggi che sottolinea la delega fatta dall’amministrazione centrale di assegnare agli uffici periferici il potere di attuare tali controlli, impedendo così agli aspiranti docenti di effettuare le necessarie rettifiche nelle quali non vengono nemmeno prese in considerazione gli eventuali errori del sistema. Tutto in un unico calderone, insomma.
La procedura -specifica Italia Oggi- “che prevede la possibilità di correggere e integrare le domande è nota agli addetti ai lavori alla stregua di soccorso amministrativo: l’amministrazione va in soccorso dei cittadini per consentire loro di accedere al beneficio richiesto. Specie quando si tratta di procedure complicate che mettono a dura prova anche gli addetti ai lavori. Resta il fatto, però, che il soccorso amministrativo non è stato attivato. E non è stato nemmeno effettuato il controllo preventivo da parte degli uffici scolastici che, per prassi, consente in qualche misura rettifiche e integrazioni nella fase dei reclami”.
Inoltre questi licenziamenti privano gli alunni della continuità didattica, mentre dimostrano pure la superficialità dell’amministrazione che se avesse fatto i controlli prima delle assunzioni, avrebbero comunque avuto titolo a concorrere alle assunzioni a tempo determinato con i punteggi effettivamente spettanti. E molti di loro avrebbero potuto ottenere in ogni caso un incarico di supplenza fin dal 1° settembre.
“Adesso, invece, ad anno scolastico inoltrato e dopo che le operazioni di assunzione sono terminate, dovranno accontentarsi di incarichi di supplenza residuati e, comunque, con ogni probabilità, economicamente svantaggiosi. Fermo restando che, avendo comunque maturato il diritto a concorrere alle assunzioni a tempo determinato all’atto della presentazione della domanda, avrebbero comunque titolo a rivalersi contro l’amministrazione, anche in giudizio, per la mancata assunzione delle supplenze loro spettanti che siano state assegnate a docenti con meno punti all’atto della precedente tornata di assunzioni”.