Un nostro lettore, A.F, denuncia il suo licenziamento in tronco, senza apparenti spiegazioni, che, secondo il docente, sarebbe frutto di un accanimento personale da parte di un funzionario dell’USR Toscana.
Secondo quanto riporta l’insegnante, si tratta di una vicenda che ha inizio nel 2005 con una cacciata dalla scuola di Buonconvento, proseguita nel 2008 a Monteroni d’Arbia con lo stesso epilogo e arrivare ad oggi, 2016, con il lincenziamento.
Ecco come si sono svolti i fatti secondo il docente:
“Pur di arrivare al mio licenziamento, l’USP-USR si è servito, dandole carta bianca, di una sola docente mia collega di team che, animata da fortissimi ed evidenti rancori, gelosie ed invidie (si tratta di una docente rifiutata non solo dalle nostre 2 classi 5.e ma anche da 4 altre classi e da tanti altri genitori per i suoi modi duri e vendicativi che impauriscono i bambini fino al punto che si sporcano addosso o non vogliono più venire a Scuola) l’ha in pratica da sola voluto, disposto ed ottenuto con il crescendo di 3 sanzioni in 6 mesi, tutte da lei promosse o per risibili inezie.
Il licenziamento in tronco senza preavviso (3.a sanzione: allegato Addebito iniziale dell’11-8-2016 e Decreto finale del 31-10) è BASATO E MOTIVATO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dall’aver io fatto, da aprile a settembre, opera di informazione e protesta per quello che mi stava succedendo con assemblee, volantini e manifesti. tutti raccolti e fotografati e registrate sempre dalla stessa docente che li ha portati direttamente all’USP saltando il nuovo DS “provvisorio” reggente di Asciano, che nessuna parte ha avuto in questa persecuzione ed ha espresso più volte a voce la sua solidarietà ed il suo rincrescimento, con un Esposto (Esposto?) senza alcun mittente (nè privato, nè scolastico), senza firma e senza alcun destinatario (non è indirizzato all’USP) ma privatamente intestato (Spettabile dott. XY) guardacaso proprio a quel funzionario scolastico che io ho sempre indicato ed indico come il mio aguzzino ad personam da 12 anni, l’unico rimasto fisso in servizio nella mia vicenda dal 2004, che con accanimento patologico, fanatico e degno di attenzioni psicanalitiche, cerca prove contro di me.”
La situazione, estremamente delicata e piena di controversie, ci auguriamo si possa risolvere al più presto. Nel frattempo, attendiamo la replica dell’Ufficio Scolastico Regionale toscano, che dovrebbe intervenire per chiarire la sua posizione e la propria versione dei fatti.
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