Il 27 febbraio 2019 in VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, della Camera dei Deputati, si è svolta un’audizione sull’istituzione dell’indirizzo del Liceo Biomedico e un nuovo modello di accesso ai corsi universitari di medicina e facoltà sanitarie sulla base del fabbisogno e di un numero programmato di corsisti.
Audizione della DS del Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Reggio Calabria
Nella seduta della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, della Camera dei Deputati delle 14,30 del 27 febbraio 2019, presieduta dalla deputata della Lega Giorgia Latini, si è svolta un’audizione in relazione ad alcune proposte di legge riguardanti le norme in materia di accessi ai corsi universitari attualmente a numero chiuso e con una selezione tramite test nazionali di cultura generale. Ci sono in campo numerose proposte di legge, presentate da diversi gruppi parlamentari, per modificare l’attuale meccanismo di accesso alle facoltà a numero chiuso.
Particolare apprezzamento e interesse, da vari esponenti di opposizione e maggioranza della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, ha riscosso l’ipotesi avanzata in audizione dalla Dirigente Scolastica Giuseppina Princi del Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Reggio Calabria. La proposta avanzata dalla Preside del da Vinci è stata quella di istituzionalizzare il progetto in avanzato stato di sperimentazione nazionale del Liceo a indirizzo Biomedico, in modo tale da formare, nell’ultimo triennio dei licei scientifici e classici autorizzati dal Miur all’attivazione dell’indirizzo Biomedico, un numero di studenti pari al fabbisogno nazionale per l’accesso alle facoltà mediche e sanitarie.
In buona sostanza come già avviene in via sperimentale al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria, progetto esportato dall’anno scolastico 2017/2018 su scala nazionale in circa 70 licei di tutte le regioni d’Italia, si sta procedendo. con un percorso di orientamento-potenziamento articolato in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante didattica laboratoriale con un monte annuale di 50 ore: 20 ore tenute dai docenti di scienze, 20 ore dai medici indicati dagli ordini provinciali, 10 ore “sul campo” (valide anche in quota alternanza scuola-lavoro), presso strutture sanitarie, ospedali, laboratori di analisi individuati dagli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Provinciali, a orientare e formare gli studenti frequentanti ad una scelta consapevole per la scelta all’accesso universitario.
Il percorso dell’attuale sperimentazione nazionale del Liceo Biomedico, nato da un Accordo Quadro MIUR-FNOMCeO, è monitorato costantemente da una cabina di regia nazionale di cui fanno parte per il Miur la stessa Dirigente Scolastica del Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Reggio Calabria Giusi Princi e l’Ispettore del Ministero dell’istruzione Massimo Esposito, per la FNOMECeO il Dott. Roberto Monaco, il Dott. Roberto Stella e il Dott. Pasquale Veneziano.
Punti di forza del percorso sperimentale del Liceo Biomedico
L’Accordo Quadro MIUR-FNOMCeO è funzionale alla diffusione, presso una rete di licei scientifici e classici che è stata costituita a partire dall’anno scolastico 2016/2017, del percorso di “Biologia con curvatura biomedica”, già da alcuni anni realizzato presso il liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria. Il MIUR ritiene tale esperienza interessante e meritevole di diffusione, per le caratteristiche che la contraddistinguono: Una forte valenza orientativa, riferita sia al proseguimento degli studi in ambito accademico, sia commi 28-29 della Legge 107/2015; Una valorizzazione dell’apprendimento esperienziale, tramite la realizzazione di una quota significativa di attività in modalità di alternanza scuola-lavoro; Un conseguimento da parte degli studenti di una più solida preparazione in vista dei test di accesso ai corsi universitari a numero chiuso.
Apprezzamento trasversale del percorso dal mondo politico
Il percorso del Liceo Biomedico, anche in previsione di una proposta di legge, che lo vada ad istituzionalizzare e renderlo come un valido canale per l’accesso alle facoltà mediche e sanitarie a numero programmato, è stato apprezzato e sponsorizzato da circa un anno dal Senatore Mario Pittoni della Lega, apprezzamento e interesse al percorso sono stati espressi, dopo l’audizione della Dirigente Princi in Commissione Cultura della Camera, dai deputati Manuel Tuzi (M5S), Gabriele Toccafondi (Misto- Civica Popolare- AP- PSI. Area Civica), Lucia Ciampi (Partito Democratico), Valentina Aprea ( Forza Italia) e Maurizio D’Ettore (Forza Italia).
A margine dell’audizione in Commissione Cultura della Camera, anche il Presidente Luigi Gallo (M5S) che non ha potuto presiedere, è stato informato sulla proposta di legge che vorrebbe istituzionalizzare il Liceo Biomedico come percorso verticale che apra un canale di accesso alle facoltà medico-sanitarie a numero programmato senza più passare dalle Forche Caudine dei test di selezione attualmente in vigore.