Nella sala conferenze del Miur, ieri 7 ottobre, è stata presentata la terza annualità del progetto nazionale del Liceo a indirizzo biomedico. È stata completata, alla presenza del sottosegretario al Miur Lucia Azzolina, la presentazione della curvatura biomedica per 72 licei autorizzati a partire con la prima annualità nell’anno scolastico 2019/2020.
Il percorso nazionale dei licei biomedici, come dice il sottosegretario al Miur, l’On. Lucia Azzolina (M5S), è un percorso nato nel lontano 2011 al Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria, è diventato, tramite un protocollo di intesa Miur- Fnomceo, una realtà nazionale che coinvolge 140 licei scientifici e classici distribuiti su oltre 90 province italiane e che vede circa 12000 studenti frequentanti, un percorso di orientamento che è necessario, vista la sua struttura di rete nazionale, sostenere e migliorare.
Il percorso nazionale dei licei biomedici ha tra i suoi obiettivi quello di modificare l’attuale modello di accesso alle facoltà sanitarie e non certamente quello di preparare gli studenti ad affrontare l’attuale test di accesso. Si punta su un modello di accesso meritocratico e di qualità, volto a valorizzare le competenze e a fare emergere attitudine e vocazione, un modello di accesso alle facoltà sanitarie che si basa sull’apprendimento di moduli didattici (su argomenti specifici di medicina che poi verranno approfonditi nei primi anni universitari) da frequentare durante gli ultimi tre anni di liceo e dal superamento in itinere di test volti, al termine del percorso, a formare una graduatoria di merito nazionale. Un novo modello di accesso che punta a sostituire gli attuali test di cultura generale che non sono considerati meritocratici e non si basano sull’apprendimento specifico delle basi delle discipline sanitarie. Questo nuovo modello si dovrebbe applicare mantenendo il numero programmato che dovrebbe essere ampliato nei numeri di accesso.
I rappresentanti nazionali della Fnomceo, il Dott. Pasquale Veneziano Presidente dell’ordine dei medici di Reggio Calabria e il Dott. Roberto Stella Presidente dell’ordine dei medici di Varese, fanno anche notare che i dati della sperimentazione del liceo biomedico ricavati dal quinquennio 2011-2016 svolta dal Liceo da Vinci di Reggio Calabria, che presto verranno confrontati con quelli che scaturiranno alla fine della terza annualità dei 27 licei scientifici che hanno iniziato il percorso nazionale nell’anno scolastico 2017-2018, hanno rivelato che poco più della metà degli studenti frequentanti il liceo biomedico hanno abbandonato il corso o hanno compreso di non essere portati per questo tipo di indirizzo di studi da scegliere all’Università.
In buona sostanza il percorso nazionale del liceo biomedico ha anche tra i suoi scopi, cosi riferiscono i responsabili nazionali della Fnomceo, quello di orientare consapevolmente gli studenti a scegliere l’accesso a numero programmato nelle facoltà sanitarie.
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