Politica scolastica

Liceo breve, Imposimato: “La disobbedienza civile è necessaria contro una riforma devastante” (VIDEO)

La riforma della Buon Scuola rischia di essere devastante per la società civile, per questo bisogna scendere in piazza e battersi perché in alcuni casi la disobbedienza civile è necessaria. Lo ha ribadito con forza Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, sul tema del liceo breve durante il convegno “De brevitate scholae: sulla brevità della scuola …& dintorni”, organizzato al liceo Classico “Terenzio Mamiani” di Roma dall’Associazione Unicorno l’AltrascuolA in collaborazione con Unicobas.

“Dobbiamo ribellarci a questi tentativi di disinformazione e di creare un senso di indifferenza e apatia. Dobbiamo ricordarci del 4 dicembre 2016 – spiega Imposimato – quando di fronte ad una valanga di false notizie siamo riusciti a contrastare questo diluvio di menzogne e far si che il 60’% degli italiani bocciasse la riforma eversiva della Costituzione. Con questo dato confortante dobbiamo ripetere la stessa cosa senza rassegnarsi ma le persone vanno informate.

La nostra battaglia non può risolversi in una protesta momentanea ma insieme ai sindacati bisogna riuscire a penetrare nell’animo dei giovani per informali. I ragazzi devono documentarsi sulla storia e sulle leggi che vanno contro la Costituzione, scendano in campo per fare delle battaglie sacrosante perché la disobbedienza civile è necessaria, quando la legge va contro la Costituzione va disapplicata”.

La sperimentazione avrà inizio effettivo dall’anno scolastico 2018/2019 in cento istituti scolastici tra licei e istituti tecnici, per introdurre un percorso di studi concentrato su quattro anni anziché cinque.

“Questa è una riforma che cerca di trasformare la scuola in un’azienda privata che si ispira ai criteri del profitto – aggiunge l’ex magistrato – a scapito dell’intelligenza, della cultura e della preparazione dei giovani e a scapito anche del lavoro dei docenti che vengono delegittimati.  Questa riforma è devastante, noi dobbiamo batterci e scendere in piazza a protestare come hanno fatto, anche se in ritardo gli studenti, contro l’alternanza scuola-lavoro. Una riforma che va contro l’insegnamento Aldo Moro per il quale la scuola dell’obbligo deve durare fino ai 18 anni”.

Luca Protettì

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024