Ancora occupazioni in quel di Roma. Stavolta ad essere in agitazione è il liceo Cavour, occupato dalle prime ore di stamane, 10 dicembre. Le ragioni della protesta sono racchiuse in un lungo comunicato rilasciato dagli studenti e riportato da Fanpage.it.
In primo luogo gli studenti hanno fatto riferimento alla faccenda del docente dell’istituto che qualche settimana fa non ha permesso ad un ragazzo con disforia di genere di firmare un compito in classe con il nome da questo scelto. “La mobilitazione mira ad una scuola sicura e inclusiva, nella quale non vi siano discriminazioni di alcun genere. La nostra società è basata esclusivamente su convenzioni sociali e risulta essere un sistema con uno smisurato disprezzo verso le diversità. In particolare, la recente vicenda di un ragazzo della nostra scuola a cui non è stato riconosciuto il cambio di nome in relazione al suo percorso di transizione, concordato con l’adesione alla Carriera alias – così come le trasgressioni ai PDP/PEI- mostra che è tanta ancora la strada da fare per cambiare questo sistema ingiusto”, hanno esordito i ragazzi.
Questi ultimi hanno cercato di rassicurare docenti e genitori, spiegando di sentirsi di non avere altra scelta per farsi ascoltare: “L’occupazione è per noi costruzione, non distruzione. Dicendo questo, ci rivolgiamo alla dirigente, ai professori, ai genitori: abbiate fiducia e non risentimento. È sembrato l’unico modo per farci ascoltare, con l’obiettivo di proporre un nuovo rapporto tra adulti e giovani, tra studenti e professori, tra ragazzi e istituzioni”.
Nel documento si fa riferimento anche, in modo critico, alla questione della possibile eliminazione del Bonus Cultura di cui tanto si sta parlando in questi giorni e alle condizioni strutturali dell’edificio scolastico. Infine, l’attacco al modello di scuola caro al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “La nostra occupazione vuole tentare di essere una risposta al modello di presunta meritocrazia ostentato dall’attuale Ministero. In relazione a questo non intendiamo attaccare il concetto del merito in sé, ma evidenziare come nella società attuale questo non possa essere considerato valido e applicabile poiché ogni persona parte da una condizione economica, sociale, culturale differente”.
“Attualmente la meritocrazia causa una lotta alla sopravvivenza, mettendo gli uni contro gli altri e generando fenomeni che poi si ripercuotono sul benessere fisico e mentale dell’individuo. Volenterosi di creare una società di responsabilità e coesione, ci opponiamo al vigente modello di scuola tramite la nostra occupazione”, questo il pensiero degli studenti. Come sottolinea RomaToday, si tratta della sedicesima scuola capitolina che ha scelto di occupare recentemente.
“Questo atto interrompe il dialogo democratico tra le parti e compromette la costruzione di un modello condiviso di comunità educante”, questa la risposta agli occupanti da parte della dirigente scolastica Claudia Sabatano.
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