Home Attualità Liceo classico in declino? Avallone: “Mi ha insegnato che niente è tutto...

Liceo classico in declino? Avallone: “Mi ha insegnato che niente è tutto subito”. Antonella Clerici: “Ti rende migliore”

CONDIVIDI

Si parla ancora di declino del liceo classico: proprio ieri abbiamo riportato le parole di un economista e di un imprenditore secondo cui questo indirizzo di studi è praticamente inutile. La scrittrice Silvia Avallone, nelle pagine de Il Corriere della Sera, ha riportato la sua esperienza.

“Un caro amico, insegnante al liceo classico di Biella dov’è nata la nostra amicizia, mi ha telefonato con voce sconsolata: ‘Quest’anno siamo riusciti a fare una classe sola’. Mi si è stretto il cuore. La flessione non riguarda solo il nostro amato liceo, bensì i licei classici in Italia, e questo declino non riesco a non leggerlo come un’ipoteca sul futuro”, ha esordito.

Il duro sfogo

Ecco il suo sfogo: “Futuro che non mi è mai parso così fragile: guerre, crisi climatica ignorata dai governi, violenza di genere, la giustizia sociale e i diritti umani calpestati da biechi interessi economici. Un quadro che sembra senza speranza. Ma per me una speranza esiste: la cultura”.

“Istruzione, educazione, ragionamento: sono gli strumenti per costruire un mondo diverso, e per realizzare sé stessi. A me li ha forniti, in misura ampia, proprio il classico. E voglio smentire subito alcuni luoghi comuni: non è antiquato, serve eccome a trovare lavoro (prepara benissimo all’università). Il greco e il latino sono lingue morte solo in apparenza, ma allenano la vita del pensiero al punto che permettono qualsiasi mestiere, e d’inventarne addirittura. In un presente pieno d’incognite e di prodigi da manovrare con attenzione – l’intelligenza artificiale per esempio – il pensiero è l’attività più importante da esercitare”. 

“Rispetto a queste e altre sfide, non immaginate quanto mi sia stato utile studiare filosofia fin dal liceo. Domande come: ‘Cos’è la libertà?’ non sono perdite di tempo, bensì quesiti che incidono sulla nostra vita. Platone aiuta a prendersi cura dell’anima anziché investire troppo in esteriorità, che spesso lascia soli e infelici. La massima di Orazio ‘Est modus in rebus’ mi torna in mente quando sono tentata di esagerare o scontrarmi anziché trovare una mediazione. E in quante occasioni le tragedie di Sofocle – il contrasto tra legge divina/morale e legge degli uomini nell’Antigone, i drammi famigliari nell’ Edipo re – mi hanno guidata nella lettura dei problemi sociali e dei dibattiti politici? Ogni volta che sento un facile slogan spacciato per ‘verità assoluta’, ripenso al ‘so di non sapere’ di Socrate”.

“Il classico mi ha insegnato che niente, a parte le trappole, è ‘tutto subito’, e che la fatica, il tempo, il lavoro di squadra sono tre beni necessari a migliorarsi. Gli obiettivi a lungo termine, che richiedono più pazienza e riguardano non solo me, ma anche la comunità in cui vivo, generano più felicità persino nell’attesa e nella frustrazione. Siamo esseri desideranti, e senza sogni e ostacoli diventiamo vuoti. 

“Uno dei miei sogni è che ci vadano sempre più adolescenti, a innamorarsi di Catullo e di Kant. In ogni centro, periferia e provincia, che il classico sia quel che la scuola dovrebbe sempre essere: il vero incontro tra persone in fioritura senza differenze di ceto, religione, sesso; il vero ascensore sociale. Solidarietà e riscatto, ossia: il futuro migliore”, ha concluso.

L’articolo sta avendo grande successo. A dire la sua è stata anche la conduttrice Antonella Clerici: “La scuola che ti rende migliore”, ha detto parlando del classico.

#ForzaLiceoClassico

Ecco la provocazione dei due detrattori dell’indirizzo di studi: “Il liceo classico, per quanto prestigioso e fondamentale nel preservare e tramandare il patrimonio culturale, rischia talvolta di ripetere un errore simile a quello attribuito ai mandarini cinesi. Questi funzionari erano maestri di letteratura, poesia e filosofia, ma la loro formazione, concentrata su discipline umanistiche e teoriche, li lasciava spesso privi delle competenze pratiche necessarie per affrontare problemi concreti o costruire infrastrutture vitali”.

L’economista Riccardo Puglisi, sempre su X, ha invitato gli utenti a parlare della propria esperienza al liceo classico o comunque ad esprimere un pensiero sul tema con l’hashtag #ForzaLiceoClassico. L’iniziativa è piaciuta a molti: il social network è praticamente pieno di testimonianze sugli studi classici.