Latino e greco sempre più in crisi, e il liceo classico che negli ultimi anni prova a rimodernarsi per non far sparire le lingue “morte”, che però hanno formato generazioni di dirigenti, medici, insegnanti, avvocati. Per questo motivo, il Ministero dell’Istruzione ha lanciato il 4 ottobre, da Torino, un ciclo di sei seminari dedicati al rinnovamento del curricolo del liceo classico dal titolo Digital humanities e beni culturali, progettati dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione del MIUR in accordo di collaborazione con la Rete Nazionale dei Licei Classici.
L’iniziativa, nelle intenzioni del Miur, intende valorizzare il ruolo della cultura umanistica nella sua accezione più ampia per la formazione dei giovani e dell’innovazione didattica e metodologica nell’apprendimento/insegnamento delle materie che compongono il curricolo del liceo classico. Ma soprattutto, provare a cucire un nuovo vestito, moderno ed appetibile, per latino e greco, che possa evitarne la scomparsa.
Gli incontri previsti dal Miur, saranno della durata di un giorno e si svolgeranno nei mesi di ottobre e novembre nelle città di Venezia (15 ottobre), Cagliari (10 novembre), Portici (17 novembre), Firenze (24 novembre), Palermo (27 novembre) con il supporto degli Uffici Scolastici Regionali interessati. I seminari sono aperti alla partecipazione di tutti i docenti e dirigenti della secondaria di secondo grado come attività di formazione.
La pluralità dei temi proposti spazia dal rapporto tra digital humanities e beni culturali, all’elogio della parola; dall’apertura internazionale del curricolo del liceo classico, alla relazione tra l’Uomo e la visione scientifica della Natura; dal ruolo di pensiero critico, creatività e interpretazione al contributo del pensiero scientifico al curricolo del liceo classico.
Inoltre, ogni seminario sarà articolato in tre sessioni: nella prima saranno presentati gli obiettivi metodologico-didattici del progetto e le finalità del Portale dei licei classici; nella seconda accademici e studiosi approfondiranno i contenuti relativi alla tematica individuata in ciascun incontro; nella terza la varietà dei tavoli tematici intende favorire il confronto di idee e proposte tra esperti e docenti attraverso la molteplicità delle esperienze innovative sviluppate dalle istituzioni scolastiche.
“La sinergia tra i protagonisti di scuola, università e ricerca, prosegue il Ministero, sostiene la qualità del processo di rinnovamento del curricolo del liceo classico, al fine di costruire e condividere percorsi in grado di valorizzare la professionalità di docenti e dirigenti e sviluppare passione e interesse nei giovani”.
Quest’anno, per quanto riguarda le iscrizioni nella scuola secondaria di secondo grado, c’è stata una lieve ripresa: la percentuale di iscritti al Classico è stata del il 6,7%, un piccolo aumento rispetto al 6,6% dell’anno scorso.
Ma resta un indirizzo che negli ultimi vent’anni ha registrato un calo esponenziale. Pertanto, il ciclo di seminari del Ministero, viene senza dubbio salutato in modo positivo, ma certamente è necessario un ripensamento della concezione degli studi umanistici, che sia concettualmente più incline alle richieste del mercato ed orientato non alla mera salvaguardia del patrimonio culturale italiano, ma piuttosto alla nuova riproposizione di latino e greco nella società contemporanea.
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