Anche la sottosegretaria all’istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, è intervenuta sulla faccenda del Liceo del Made in Italy.
L’onorevole ha affermato: “Il Presidente Meloni ha giustamente ribadito la necessità di far partire al più presto il Liceo del Made in Italy. Nella legge quadro a tutela del Made in Italy verrà definito l’assetto di questo nuovo liceo, con un’attenzione particolare alle vocazioni produttive e ai distretti economici. Inizia pertanto, da parte nostra, un fondamentale lavoro di messa a punto delle linee guida relative agli insegnamenti che si impartiranno in questo liceo. L’istituto colmerà un vuoto nell’ambito delle competenze di tipo giuridico-economico, con particolare attenzione alle eccellenze italiane, per creare una nuova classe dirigente che si formerà su tali principi”.
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni
Quattro aziende su 10 non trovano manodopera: lo ha ricordato poche ore fa la presidente del consiglio Giorgia Meloni intervenendo al Salone del Mobile in corso a Milano.
Per affrontare la questione, secondo Meloni, non servono né l’arrivo di stranieri, né tantomeno il reddito di cittadinanza ma piuttosto politiche sociali che consentano di incentivare il lavoro delle donne che rappresentano di fatto un ampio “serbatoio” al quale le aziende potrebbero attingere.
E un contributo decisivo potrebbe arrivare anche dal liceo del Made in Italy.
Ha aggiunto Meloni: “Credo che le aziende capiscano benissimo quando parliamo di rivoluzione culturale che deve basare il lavoro sulla nostra eccellenza, mettere in rapporto l’offerta con la domanda di lavoro. Abbiamo il paradosso di un’alta disoccupazione e la difficolta di trovare lavoratori in settori d’eccellenza. Ritengo una cosa strategica cercare di allineare il rapporto fra domanda e offerta facendo una rivoluzione culturale sul ruolo del sapere artigiano insieme all’innovazione”.
La presidente del consiglio ha precisato che il “liceo Made in Italy” è ormai in dirittura d’arrivo anche se per la verità il provvedimento in questione è stato depositato al Senato ma non ancora assegnato alla Commissione competente.
Inoltre va anche detto che si tratta di una legge delega che per essere tradotta in decreti applicativi necessita di tempi non proprio ridotti.