Sono 120 in tutta Italia, una media di sei adesioni a regione, le sezioni liceali Made in Italy che dal prossimo 1° settembre potrebbero partire all’interno dei licei di Scienze umane: la ha fatto sapere Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione ed al Merito, all’indomani della scadenza per la richiesta da parte delle scuole superiori interessate. Il risultato raggiunto delle 120 adesioni è tutto da decifrare: sarebbero infatti poco meno di 500 i licei di Scienze umane statali e paritari che in Italia hanno oggi attivata l’opzione Economico sociale. E questi istituti sono anche gli unici su cui possono subentrare i licei Made in Italy.
Certamente, si tratta ora di capire quante classi di corso Made in Italy verranno attivate considerando che si parte dalle attuali 3.000 classi di Economico sociale frequentate da circa 80.000 studenti complessivi.
La sottosegretaria, legata a Fratelli d’Italia, ha giudicato “il risultato dell’adesione di 120 istituti al primo Liceo del Made in Italy più che soddisfacente, in considerazione anche del poco tempo a disposizione”.
Secondo Frassinetti quanto raggiunto è “frutto del grande lavoro del Ministero dell’Istruzione e del Merito che, in raccordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha effettuato un importante lavoro istruttorio inviando tempestivamente le circolari alle scuole ed effettuando inoltre un’azione di monitoraggio e confronto continuo con i territori, favorendo questo risultato”.
Dopo avere ringraziato “il Ministro Valditara per il suo impegno”, Frassinetti ha aggiunto che “le potenzialità del made in Italy sono straordinarie e imparare a comprenderle è una prospettiva importante per il futuro dei nostri giovani: il mio incoraggiamento va a tutti gli istituti che hanno accolto questa novità e sono sicura che sarà un’offerta formativa che si andrà ad ampliare nel tempo”, ha concluso la sottosegretaria.
Come abbiamo avuto modo di scrivere, gli istituti liceali interessati hanno presentato entro il 18 gennaio (inizialmente doveva essere il 15 gennaio) la richiesta di avvio del corso alla Regione e all’USR, come previsto da una nota del ministero dell’Istruzione e del Merito dello scorso 28 dicembre.
A loro volta, gli Uffici Scolastici Regionali hanno comunicato alla Direzione Generale per i Sistemi Informativi e la Statistica (DGSIS), l’elenco dei codici meccanografici delle scuole autorizzate ad attivare il nuovo indirizzo liceale “made in Italy”. Successivamente la DGSIS provvederà all’integrazione del medesimo indirizzo di studi nei modelli già personalizzati dalle istituzioni scolastiche.
Avere richiesto i nuovi corsi, tuttavia, non significa che le scuole li faranno partire con certezza: ora, servono le iscrizioni. A partire dal 23 gennaio 2024 il nuovo indirizzo liceale “made in Italy”, potrà infatti essere scelto dalle famiglie per le iscrizioni on-line sulla piattaforma UNICA.
Ma cosa propone questo genere di corso superiore: il liceo del made in Italy consente di approfondire lo studio dell’economia e del diritto, dedicando anche attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali e all’analisi degli scenari storici, geografici, artistici e culturali che sono alla base del tessuto produttivo italiano.
Gli studenti, in tal modo, potranno conoscere l’evoluzione storica e industriale dei settori produttivi del made in Italy e acquisire competenze e conoscenze relative alla gestione d’impresa, alle strategie di mercato, allo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del made in Italy.
Ad oggi, sono stati definiti quadro orario e materie del primo biennio; successivamente verranno decisi quelli del triennio finale.
Ogni anno – per il primo biennio – sono previste 891 ore, che corrispondono a 27 ore settimanali. Queste le ore complessive per anno scolastico: 132 ore di lingua e letteratura italiana, 99 di storia e geografia, 99 di diritto, 99 di economia politica, 99 di lingua e cultura straniera 1, 99 di matematica (con informatica), 66 di lingua e cultura straniera 2, 66 di scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra), 66 di scienze motorie e sportive, 33 di storia dell’arte e 33 di religione cattolica o attività alternative.
Rispetto al corso Economico sociale, quello del Made in Italy prevede l’aggiunta di discipline legate al diritto e al storia dell’arte, con riduzione di un’ora di lingua straniera e di discipline legate alle scienze sociali.
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