Nella giornata di ieri, lunedì 30 gennaio, gli studenti del Liceo Einstein di Torino sono in occupazione. Come riporta l’Ansa, gli studenti hanno spiegato bene i motivi che li hanno spinti a prendere tale decisione: “All’alba nel nuovo anno ci si pone come irrimandabile la necessità di formulare un’analisi e un conseguente punto di vista rispetto al contesto politico che si sta consolidando sul territorio italiano. Il governo a guida Meloni non ha atteso per assumere una postura di assoluta chiusura rispetto alle istanze portate in piazza nell’anno precedente e, al contrario, lavora con fermezza nella direzione di esacerbare tutte quelle contraddizioni che con forza abbiamo messo in luce come movimento studentesco”.
E continuano: “secondo il modello del ministro Valditara l’istruzione rappresenta la ricompensa che gli studenti e le studentesse ottengono in relazione e in proporzione all’impegno e all’investimento che l’istituzione scolastica stabilisce debba essere dimostrato, determinando a chi e come debba essere concesso il diritto allo studio. A distanza di un anno dalla morte di Lorenzo Parelli, nulla è stato fatto per far finire questo sistema tritacarne che è l’alternanza, anzi, alla prima morte si sono aggiunte anche quelle di Giuliano e Giuseppe, nomi che non scorderemo mai e ci porteremo appresso nella lotta. Occupare una scuola è una forma di lotta significativa e costruttiva perché ci permette, per alcuni giorni, di prendere possesso della scuola. Ci permette di liberare un luogo fisico e lì, collettivamente, costruire esperienze di socializzazione e politicizzazione che in altro modo sarebbero impossibili”.
Dopo l’occupazione di ieri, nella mattina di oggi, martedì 31 gennaio, gli studenti hanno impedito ai docenti e al dirigente scolastico di accedere, chiudendo le porte dell’istituto e mettendo davanti alcuni cassonetti.
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