Come già ampiamente annunciato dal nostro Giornale nelle scorse settimane, il binomio “vincente” alternanza scuola lavoro-braille non lascia, ma raddoppia.
Infatti, dopo il brillante successo del progetto “Braillando insieme”, di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi, una nuova classe del Liceo Galileo Galilei di Catania (la IV H) si è cimentata, nuovamente in asl presso la locale Stamperia Regionale Braille, nella realizzazione dell’unica copia al mondo della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in nero-braille (alfabeto convenzionale più braille), sia in lingua italiana che in inglese.
E proprio ieri 13 dicembre, in occasione dell’11° anniversario della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, una delegazione composta dallo scrivente, Direttore scientifico dell’I.Ri.Fo.R. e tutor del predetto progetto sperimentale di alternanza “L’ONU tra le dita”, dalla dirigente scolastica del Liceo etneo Gabriella Chisari, da due studentesse della IV H e dal Presidente e dal Direttore Generale della Stamperia Regionale Braille di Catania Nino Novello e Pino Nobile, abbiamo avuto l’onore di poter consegnare questa specialissima edizione della Convenzione ONU direttamente al Miur al Segretario della Ministra Fedeli Dott Paolo Guarino ed al Drigente del Servizio “Studente, Partecipazione ed Integrazione” Raffaele Ciambrone.
Tale fondamentale documento è stato approvato dalle Nazioni Unite nel 2006 ed impegna i 192 stati membri ad adottare leggi contro ogni forma di diversità e discriminazione nei confronti dei 650 milioni di cittadini disabili del mondo.
Sostanzialmente, grazie alla succitata Convenzione ONU, ratificata in Italia con la Legge 18/09, la disabilità non viene più considerata una malattia, ma una questione di diritti umani. Ogni discriminazione verso le persone con disabilità viene ritenuta una violazione dei diritti umani.
Nonostante tali suoi nobilissimi e civilissimi principi, oggi, di tale Convenzione così importante spesso ci si dimentica, rischiando di creare nuove forme di esclusione ed emarginazione sociale delle persone con disabilità.
Ecco il motivo della necessità di divulgarla tra le giovani generazioni, al fine di far loro volgere lo sguardo oltre il proprio cortile, oltre l’indifferenza e l’egoismo che acciecano la solidarietà, verso nuovi orizzonti di umanità.
A tal proposito, al Galileo Galilei di Catania, grazie al progetto di asl “L’ONU tra le dita” gli alunni hanno dimostrato che l’alternanza scuola-lavoro e l’inclusione, insieme, possono e devono contribuire a diffondere una nuova cultura della disabilità tra i giovani e, soprattutto, di gettare le basi per una società migliore e più inclusiva sin dai banchi di scuola.
Infine, sempre nell’ambito dell’importantissimo incontro di ieri, lo scrivente ha proposto al Miur la sottoscrizione di un protocollo con il Liceo Galilei di Catania. L’auspicio, pertanto, è che questa ”particolarissima” Convenzione ONU venga fatta propria dal Ministero, veicolata tra le istituzioni scolastiche del nostro Paese, diventando il “manifesto” della scuola italiana contro ogni pregiudizio e per i diritti umani, con l’organizzazione al Miur di un evento apposito e “dedicato” a tale specifico ed essenziale argomento, da tenersi il 13 dicembre di ogni anno.
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