Categorie: Didattica

Liceo in 4 anni? La sperimentazione si estende

La sperimentazione della riduzione di un anno del corso di scuola superiore si estenderà ad altri istituti italiani e precisamente al liceo “Orazio Flacco” di Bari, al “Garibaldi” di Napoli e al “Telesi@” di Telese Terme (tutti e tre statali).
L’autorizzazione ministeriale riguarda anche due istituti paritari, l’“Esedra” di Lucca e il “Visconti” di Roma.
Sembra insomma che l’idea di far diplomare gli studenti a 18 anni anziché a 19 incominci a piacere e a diffondersi anche se sarà certamente molto difficile generalizzarla, a meno che non lo si faccia con un provvedimento legislativo che però comporterebbe anche la modifica di indicazioni, curricoli e libri di testo: un cambiamento che richiederebbe tempi lunghi e che sarebbe sicuramente ostacolato dalle organizzazioni sindacali.
A conti fatti portare la scuola superiore a 4 anni significherebbe ridurre del 20% l’organico complessivo della secondaria di secondo grado: in pratica 40mila cattedre in meno, con una minore spesa di più di un miliardo di euro. 
E’ facile capire che i sindacati non sarebbero affatto disponibili ad accettare una soluzione del genere che non farebbe altro che aggravare la situazione occupazionale nel comparto scuola (oltretutto se dovessero diminuire i docenti, calerebbe anche il numero complessivo di amministrativi e collaboratori scolastici).
Ma c’è anche chi sostiene che – al di là delle questioni occupazionali –
la riduzione di un anno di licei e istituti tecnici non farebbe altro che aumentare i livelli di abbandono scolastico, soprattutto nelle regioni del sud.
Per consentire agli studenti italiani di diplomarsi a 18 anni sarebbe invece auspicabile, secondo gran parte del mondo sindacale, anticipare l’obbligo scolastico a 5 anni, in modo da permettere l’ingresso nella scuola superiore a 13 anni di età anziché a 14, come avviene ora.

Reginaldo Palermo

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