Finalmente ci siamo: nella Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre è stato pubblicato il testo della legge 206 sul made in Italy che, all’articolo 18, contiene le norme sui nuovi percorsi liceali.
La legge ricorda gli obiettivi formativi del nuovo liceo:
a) promuovere l’acquisizione, da parte degli studenti, di conoscenze, abilità e competenze approfondite nelle scienze
economiche e giuridiche;
b) sviluppare negli studenti, competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy;
c) promuovere l’acquisizione degli strumenti necessari per la ricerca e per l’analisi degli scenari storico-geografici e artistico-culturali dei settori produttivi del made in Italy;
d) favorire l’acquisizione di strutture e competenze comunicative in due lingue straniere moderne.
Senza dimenticare l’acquisizione di specifiche competenze, abilità e conoscenze riguardanti:
1) principi e strumenti per la gestione d’impresa;
2) tecniche e strategie di mercato per le imprese del made in Italy;
3) strumenti per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del made in Italy;
4) strumenti di sostegno all’internalizzazione delle imprese dei settori del made in Italy e delle relative filiere.
Per consentire l’attivazione dei nuovi percorsi il Ministero dovrà emanare un apposito regolamento entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge e quindi entro l’11 aprile prossimo.
Tuttavia la stessa legge consente di dare avvio ai licei made in Italy già a partire dal prossimo mese di settembre “su richiesta delle istituzioni scolastiche che erogano l’opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane e previo accordo tra l’ufficio scolastico regionale e la regione”.
La disposizione va letta tenendo conto anche di quanto stabilisce la circolare sulle iscrizioni degli alunni del 12 dicembre scorso che al paragrafo 7, dice esattamente che in merito al liceo made in Italy “ci si riserva di dare ulteriori e specifiche indicazioni per l’attivazione delle classi prime, già a partire dall’anno scolastico 2024/2025, qualora l’approvazione definitiva [del ddl, ndr] sopraggiunga in tempo utile per consentire il rispetto dei termini delle iscrizioni”.
Quindi a questo punto c’è da aspettarsi una nota ministeriale fornisca indicazioni utili per dare avvio alla “riforma”.
Vedremo quindi nei prossimi giorni il contenuto di questa circolare, molto attesa dalle scuole e, soprattutto, dalle famiglie.