In diversi, forse, sottovalutano il terremoto che questa riforma del liceo “Made in Italy” porterà in molte scuole: la scomparsa del Liceo Economico-Sociale, problemi e confusioni con il tecnico del Made in Italy, il quale – evidenziamo – esiste già da anni, la scomparsa o il ridimensionamento dell’insegnamento delle Scienze Umane, ma poi anche: scuole con più indirizzi liceali, le quali, per compensare le ore che si perderanno, faranno insegnare ai docenti di Scienze Umane esclusivamente Filosofia, di conseguenza, a cascata, a molti docenti di Storia e Filosofia resteranno le sole cattedre di Storia e ai colleghi ed alle colleghe di Lettere le sole cattedre di Italiano (latino e greco a parte).
Pensate solo a quante classi in più da gestire, ma, soprattutto, alla paradossalità di vedere docenti laureati nell’ambito delle Sc. Umane, che si ritroveranno ad insegnare esclusivamente una disciplina che non è stata l’oggetto principale del proprio corso di studi o di chi è laureato in Filosofia e non potrà più lavorare nell’insegnamento di tale ambito per mancanza di spazio. Prevedo, inoltre, una contrazione anche per i docenti precari che sono abilitati in tali discipline, visto che bisognerà ricollocare gli interni in tale maniera.
Gianluca Mungo
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