Valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico-artistiche e le radici culturali nazionali come fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese. Lo stabilisce il disegno quadro approvato dal Consiglio dei Ministri che conta 50 articoli, secondo l’ultima bozza. Tra le novità, il nuovo liceo per il made in Italy che suonerà la prima campanella a settembre 2024.
Il fondo strategico da un miliardo di euro servirà al consolidamento delle filiere strategiche nazionali, prevista anche una commissione tecnica sulla pasta per la corretta informazione sulla qualità nell’etichetta. “Un provvedimento strategico” ha dichiarato il ministro delle Imprese Adolfo Urso, come riporta l’Ansa.
Per quanto riguarda il liceo del made in Italy arrivano nuovi dettagli. I prodotti d’eccellenza e la tradizione italiana saranno i perni centrali del corso di studi. Obiettivo dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato agli studenti. La Fondazione “imprese e competenze” affiancherà il liceo e promuoverà il raccordo tra le imprese e i licei e gestirà un’Esposizione nazionale permanente del made in Italy. Neopensionati potranno fare da tutor ai nuovi assunti, mentre ci sarà anche la giornata nazionale del made in Italy il 15 aprile.
Varie misure sono poi previste a sostegno delle principali filiere (tessile, nautica, ceramica, prodotti orafi). Ci sarà anche un apposito albo e un fondo presso il ministero con la definizione di “imprese culturali e creative”.
“E’ stato approvato ieri in Consiglio dei Ministri il disegno di legge sul Made in Italy, dove è prevista anche l’istituzione del Liceo del “made in Italy” che verrà attuato, su proposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito, entro 90 giorni dalla data dell’ entrata in vigore della disposizione e che esordirà nell’anno scolastico 2024/2025. L’istituto colmerà un vuoto in questo campo e interverrà nell’ambito della capacità di tutelare, valorizzare e promuovere le eccellenze italiane nel mondo. Le materie riguarderanno prevalentemente argomenti di tipo giuridico-economico, di geografia economica, saranno previste anche filosofia, due lingue straniere, inoltre saranno attivati i percorsi di tirocinio con le imprese per rafforzare la connessione col tessuto economico-produttivo di riferimento. La finalità principale in sintesi è quella di formare una nuova classe dirigente che conseguirà le competenze per occuparsi delle eccellenze italiane nel mondo” questo è quanto dichiara Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito.
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