Attualità

Liceo occupato per protesta contro vittoria Meloni, la preside: cinque in condotta a chi rimane a dormire, evitare danni all’istituto

La vittoria del centrodestra alle elezioni del 25 settembre non è andata giù a molti, tra cui gli studenti del prestigioso liceo classico Manzoni di Milano che ieri, all’indomani della tornata elettorale, hanno deciso di occupare il proprio istituto per protestare contro il futuro Governo targato Fratelli D’Italia, partito più votato in Italia.

Gli studenti, come abbiamo riportato, guidati dal Collettivo politico Manzoni, uno dei più attivi di Milano, si sono proclamati in occupazione nelle prime ore del mattino, comunicando che, alla base della loro drastica decisione, c’è sia la vittoria di Giorgia Meloni, sia la questione PCTO, in relazione alla recente morte di Giuliano De Seta, che ha perso la vita durante uno stage in un’azienda meccanica che i temi relativi all’ambiente.

La sfida della preside

La preside dell’istituto, Milena Mammani, ha subito cercato di prendere le redini della situazione. Come riporta il Sole24ore, quest’ultima ha convocato d’urgenza un consiglio d’istituto straordinario nel pomeriggio di ieri. In questa cornice la dirigente ha detto di aver intenzione di assegnare un voto basso in condotta, cinque, a tutti coloro che si fermeranno a dormire tra le mura dell’istituto. Effettivamente l’intenzione dei protestanti è proprio questa: nel loro comunicato questi hanno affermato di voler rimanere nella scuola almeno fino a martedì sera.

La Mammani ha deciso di agire in questi termini in quanto stanca dei danni riportati all’edificio scolastico nel passato in seguito a proteste dello stesso tipo. Qualche tempo fa sono stati imbrattati i muri che, ha ricordato la preside, al piano terra, sono stati nuovamente imbiancati per una spesa di 10mila euro. Inoltre, ha sottolineato la dirigente, tollerare che gli studenti dormano a scuola è una grande responsabilità. In ogni caso la Mammani ha scelto di non mettere bocca sulle ragioni della protesta e di non vietare ai ragazzi di esprimere il loro dissenso.

Resta da vedere se gli alunni continueranno la loro occupazione e se rimarranno a dormire a scuola nonostante la “minaccia” della preside.

Altri giovani contro Giorgia Meloni

Nel frattempo anche in ambito universitario sono scoppiate proteste dello stesso tenore contro la vittoria di Meloni. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno all’Università l’Orientale di Napoli è comparso uno striscione sul balcone che si affaccia nel portone della sede storica dell’istituto che riporta il verso iniziale di “Bella Ciao”.

“I giovani che tanto sono stati menzionati in questa campagna elettorale, quegli stessi giovani fuori sede che per la maggior parte dei casi non hanno potuto votare ed esprimere il volto politico del paese, stamattina si sono svegliati e hanno voluto mandare un messaggio chiaro”, hanno giustificato i manifestanti, che si oppongono al centrodestra “per quanto riguarda misure discriminatorie su genere, razza, classe e orientamento religioso” ma anche per “il suo volto liberista, fatto di aziendalizzazione e privatizzazioni”. “Da Napoli nelle università, a Milano nelle scuole, i giovani non vogliono Giorgia Meloni”, hanno concluso.

Redazione

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