Gli studenti del Virgilio di Roma da qualche tempo sono sotto osservazione dei media di tutta Italia per causa di alcuni fatti non certamente edificanti che vanno dalle bombe carta, fatte esplodere nei locali, all’uso di spinelli, ad occupazioni con risvolti a luci rosse ecc. ecc.; mentre, se per un verso la ministra Fedeli tuona contro questi atti poco ortodossi e la preside del Liceo parla di “un clima mafioso e intimidatorio, molti genitori si sono schierati coi loro figli e la politica si ci tuffa per carpire qualche voto.
Tuttavia, scrive Linkiesta.it, la domanda è: ma nelle altre scuole come vanno le cose? Questi accadimenti sono solo del Virgilio di Roma?
Sembra infatti che similari avvenimenti si verifichino anche in tantissimi altri istituti italiani.
Secondo Skuola.net ci sarebbe sotto sotto una sorta di caso Weinstein che potrebbe coinvolgere altri licei italiani a cominciare dalla droga a scuola.
Sembra infatti che lo spaccio è ormai una consuetudine: circa 1 ragazzo su 2 riferisce che nel proprio istituto si smercino sostante stupefacenti, che quasi sempre a farlo sono gli stessi alunni e che i controlli sono scarsi. Per quanto riguarda le occupazioni in un quarto delle scuole continuano senza sosta ogni anno. E una buona fetta partecipa solo per puro divertimento, nessuno scopo costruttivo.
Stesso discoro sul sostegno dei genitori: i dati confermerebbero che in occasione dei colloqui con i professori, quasi 1 genitore su 10 arriva ad alzare la voce o addirittura ad aggredire i docenti.
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