Alla fine ha prevalso il buon senso e la solidarietà nella storia del ragazzo di prima media di una scuola di Roma, la Di Donato, con un disturbo autistico: la sua classe doveva andare al Quirinale per la festa di inaugurazione dell’anno scolastico, ma lui ha rischiato di non poter seguire i compagni. Crendo nel giovane escluso non pochi scompensi, come ha raccontato la madre ai media.
Grazie al pronto intervento della mamma, aiutata da altri genitori della classe e da whatsup, riferiscono le agenzie di stampa in serata, però all’ultimo momento la sitauzione si è sbloccata: il giovane studente romano è riuscito a partecipare all’evento con il presidente della Repubblica nel Cortile d’onore.
Come rilevato dalla nostra testata giornalistica, è andata come dove andare: “in almeno due-tre circostanze all’anno, in via del tutto eccezionale, – ha scritto giustamente Reginaldo Palermo – non c’è davvero bisogno della “banca ore” di cui parla Renzi per organizzare gli orari del personale in modo da garantire ad un alunno disabile di partecipare ad una esperienza collettiva fuori dall’edificio scolastico (in questo caso poi si trattava addirittura di andare al Quirinale e di salutare da vicino il nostro Presidente)”.
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