La scuola non è semplicemente un luogo dove gli studenti imparano delle nozioni da lasciare in mezzo ai libri e ai quaderni. È importante che gli studenti sviluppino anche e soprattutto le cosiddette “life skills”, competenze e abilità da usare e applicare nella vita di tutti i giorni.
Queste competenze per la vita hanno a che fare con la gestione delle emozioni e dello stress, le abilità comunicative, la coltivazione dello spirito critico e l’affinamento di strategie di problem solving da adottare nella vita di tutti i giorni.
L’attenzione allo sviluppo di questo tipo di competenze è stata alimentata, di recente, dalla proposta di legge, approvata alla Camera dei Deputati lo scorso gennaio, sulla valorizzazione delle competenze non cognitive in ambito didattico.
La proposta ha l’obiettivo di avviare, a partire dal prossimo anno scolastico, una sperimentazione nazionale triennale per attività volte a sviluppare queste capacità tra gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. I docenti sono così chiamati ad accogliere questa nuova sfida con una formazione adeguata.
La promozione di queste capacità risulta cruciale soprattutto nelle cosiddette “classi difficili”: le “life skills” possono infatti sviluppare negli alunni comportamenti positivi aumentandone l’autostima.
Su questi argomenti il corso Life skills: competenze non cognitive scuola, in programma dal primo luglio, a cura di Anna Maria Di Falco.
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