La senatrice del Pd, Laura Fasiolo, dirigente scolastico prestata alla politica, ha presentato un DDL, datato 23 giugno 2016, che dovrebbe essere al più presto incardinato e discusso in Commissione cultura del senato.
Il Governo sta investendo nell’edilizia scolastica come mai si era visto prima.
Il Piano di edilizia scolastica, una priorità per Matteo Renzi fin dal suo insediamento, di quasi 4 miliardi, ha visto in due anni l’avvio di 12.041 interventi, così suddivisi: 40 ml per le indagini diagnostiche, 905 ml per la messa in sicurezza, manutenzione, ristrutturazione e nuove costruzioni ( mutui BEI), 3,7 miliardi per il fabbisogno richiesto dalle regioni, 400 milioni per la sicurezza, 240 ml di fondi PON, per l’efficientemente energetico, 40 ml per le scuole antisismiche, 122 mln per il 2015 e 122 per il 2016 per nuove costruzioni (scuole nuove), 51 aree per scuole innovative, e da subito l’operazione sblocca scuole che ha visto il parere positivo della conferenza Stato Città e Autonomie Locali il 20.10.2016 con lo sblocco di ulteriori 39 mln.
Censiti dall’Anagrafe dell’edilizia scolastica circa 42.000 edifici, anagrafe in via di aggiornamento ad autunno; ulteriori 10 mln di Euro per mutui BEI, appena reperiti. E ancora altro. Ma una scuola su 10 ha lesioni strutturali e una su tre è sita in un’area di alta sismicità. Solo l’8%è stato progettato con criteri antisismici, e 2/3 è priva del documento di agibilità statica. In un caso su tre gli EELL non effettuano gli interventi strutturali richiesti. Una situazione, dunque, di edilizia difficile con un’elevata vulnerabilità sismica. I 112 crolli di solai, tetti, controsoffitti in tre anni scolastici sono troppi. L’impegno dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica è massimo e ampiamente riconosciuto. Un impegno così importante mai era stato realizzato prima.
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Ciò va detto e riconosciuto.
Corre l’obbligo, a maggior ragione, risalire ad una vicenda, che mi ha determinata a predisporre, con la lunga esperienza di preside e Dirigente, questo DDL, datato 23 giugno 2016.
La vicenda del Dirigente Scolastico Livio Bearzi mi ha profondamente coinvolta e, come me, ha coinvolto tutti i Dirigenti scolastici.
Ho seguito il caso non appena venutane a conoscenza e ho avuto modo di incontrare il collega Preside, oggi affidato ai servizi sociali, nel carcere di Udine.
Il terremoto de “L’Aquila” del 2009 aveva causato il crollo di una parte del Convitto Nazionale Domenico Cotugno, diretto dal Bearzi, che aveva ottenuto l’autorizzazione a permanervi. In quel momento era notte, il Preside e i suoi figli dormivano; furono più fortunati di altri tre studenti, uno italiano e due stranieri, vittime del crollo di un’ala dell’edificio. Era la notte del 6 Aprile 2009.
Non entro nel merito delle motivazioni della sentenza di condanna per omicidio colposo plurimo, ma davvero la situazione ha posto a tutti noi molti interrogativi, in particolare sulla necessità di limitare la responsabilità dei Dirigenti scolastici agli spazi strettamente scolastici o, quantomeno, di sollevarli, nel caso di percezione di un pericolo grave e immediato, dal dover fare i conti con il rischio di incorrere in tre reati possibili, quello dell’interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (Artt. 331 o 340) o di procurato allarme presso l’Autorità (Art.658).
Spero che, quando il DDL sarà incardinato e discusso in Commissione, si possa analizzare ed eventualmente arricchire il presente testo e aiutare non solo i Dirigenti Scolastici, ma tutti i Dirigenti responsabili della sicurezza degli edifici pubblici, ad assumere decisioni delicate e importanti con determinazione e serenità, senza essere condizionati dal timore di incorrere nei suddetti reati penali. Penso ai dirigenti che si trovano in situazioni complesse, in presenza di studenti, genitori, bambini, ai degenti nelle strutture ospedaliere, ai reclusi nel carcere, o ad altre simili situazioni.
Un contributo alle persone gravate da alte responsabilità, perchè possano decidere più serenamente e perciò più responsabilmente.
Sen. Laura Fasiolo
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