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L’impatto dell’emergenza sanitaria sul sistema scolastico

L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo ha inevitabilmente cambiato le nostre vite, accelerando molti processi che erano già avviati da diverso tempo e modificando le modalità con cui ci relazioniamo o con le quali lavoriamo.

Questi cambiamenti hanno anche investito il sistema scolastico, forse uno dei più interessati in assoluto. Parliamo di innovazioni come la didattica a distanza o la possibilità per insegnati e personale scolastico di accedere alla cessione del quinto online , prestito dedicato anche a queste categorie di lavoratori. Se sei interessato a scoprire di più su queste novità non dovari fare altro che continuare nella lettura.

Come cambia la didattica all’epoca del Covid

L’emergenza sanitaria ha imposto la necessità di ridurre al minimo i contatti e le occasioni di incontro.

Ci sono poi stati periodi in cui tutte le attività produttive e le stesse scuole sono state chiuse proprio per evitare il diffondersi dei contagi. Il sistema scolastico si è dovuto quindi riorganizzare in modo da poter garantire agli studenti la continuità della didattica. Proprio per questo è stata per la prima volta sperimentata in maniera massiccia la didattica a distanza. Gli studenti hanno potuto seguire le lezioni semplicemente sfruttando una connessione internet.

L’adozione della didattica a distanza è stata molto importante, perché ha dimostrato che è possibile sfruttare le nuove tecnologie anche in campo scolastico. Persino dopo la fine dell’emergenza sanitaria, questo metodo potrebbe permettere di seguire le lezioni a chi ha problemi di spostamento o a chi ha problemi fisici che non permettono di frequentare le lezioni.

Diversi Paesi hanno introdotto misure per fronteggiare l’emergenza nel breve termine, come la fornitura di dispositivi digitali per la didattica a distanza e il supporto finanziario per scuole e studenti. Questi investimenti hanno sicuramente accelerato il processo di digitalizzazione delle attività scolastiche, con un impatto positivo sul sistema.

Se da un lato non si può non riconoscere il ruolo della pandemia nell’accelerazione della digitalizzazione dei processi didattici ed educativi, va però ricordato che ha anche acuito le diseguaglianze: non tutti gli studenti infatti possono permettersi una buona connessione internet e un device che permetta di fruire le lezioni in maniera ottimale. Su questo si auspica un intervento dello Stato volto a livellare le differenze e a garantire a tutti un accesso agli strumenti digitali per la didattica.

Lo sviluppo di nuovi servizi

Non potendo o non volendo recarsi di persona presso i pubblici uffici, durante la pandemia c’è stata una larga diffusione dell’accesso ai servizi della pubblica amministrazione in modalità digitale, ad esempio tramite lo SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), chiave di accesso semplice, veloce e sicura ai servizi digitali delle amministrazioni locali e centrali.

Un altro servizio a cui possono accedere gli insegnanti e il personale scolastico in quanto dipendenti statali è la cessione del quinto, un particolare tipo di prestito con trattenuta in busta paga. Anche questo tipo di servizio è stato digitalizzato durante l’emergenza sanitaria. Oggi è infatti possibile richiedere un prestito totalmente a distanza, senza uscire di casa e incontrare nessuno. La procedura è molto semplice: il consulente per prima cosa identifica il cliente tramite webcam e acquisisce tutta la documentazione necessaria ad inviare il prestito in accettazione.

Qualora la richiesta venga accolta dalla Finanziaria, il cliente firma il contratto tramite codice OTP, lo stesso usato da molti operatori di prim’ordine per effettuare pagamenti online. Grazie a questo sistema per effettuare cessioni del quinto a distanza molti insegnati o operatori scolastici hanno potuto accedere in totale sicurezza alla liquidità di cui avevano bisogno per realizzare i loro progetti o sogni nel cassetto.

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