Attualità

L’importanza dei metodi nell’insegnamento: ripubblicato un testo di De Bartolomeis (103 anni compiuti)

A distanza di 60 anni una piccola associazione di provincia ripubblica un testo pedagogico che fa ormai parte della storia della scuola italiana.
Il libro si intitola “I metodi nella pedagogia contemporanea” e venne scritto a cavallo fra gli anni ’50 e ’60 da Francesco De Bartolomeis, all’epoca quarantenne ma già ordinario di pedagogia presso l’Università di Firenze.

L’autore vi sostiene una tesi che può apparire del tutto ovvia: per fare scuola è necessario avere un metodo. La conoscenza della materia non è dunque sufficiente.
L’affermazione non è così ovvia, se è vero che ancor oggi, nell’opinione pubblica e tra gli intellettuali, c’è chi, contro la pedagogia, invoca un “salutare ritorno alle discipline”.
In questo modo, però, non si rifiuta il metodo in quanto tale ma si adotta inconsapevolmente quello più consolidato nell’istituzione (insegnamento simultaneo e trasmissivo).

Già in quegli anni lontani De Bartolomeis spiegava con chiarezza perché è necessaria una preparazione metodologica degli insegnanti all’insegna della ricerca. Il metodo così inteso non limita la libertà dell’allievo e dell’insegnante ma permette di liberare le loro energie cognitive e sociali. Le argomentazioni critiche di De Bartolomeis nei confronti della “bella lezione” di gentiliana memoria e le sue proposte metodologiche (discussione, lavoro di gruppo, ricerca, documentazione) sono ancora più che mai attuali.
Il volume, riproposto ora in formato digitale dalla associazione Gessetti Colorati di Ivrea, è stato curato dal pedagogista Enrico Bottero facendo riferimento all’edizione pubblicata nel 1963 dalla casa editrice Loescher.
All’ebook spetta un altro piccolo record: è stato rivisto nelle ultime settimane dallo stesso autore che ha brillantemente compiuto 103 anni nel gennaio scorso e rappresenta un vero monumento della pedagogia italiana del Novecento.
Chi fosse interessato a saperne di più e a sapere come riceverlo può consultare il sito della Associazione.

Redazione

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