Lo studio, si sa, è fatto di diverse componenti: capacità, voglia e anche… memoria! Sì, diciamo questa parola che presso alcuni suscita orrore! Lo studio mnemonico, roba d’altri tempi, inutile e logorante nozionismo!
Davvero? Eppure quante cose abbiamo imparato grazie alla memoria. Le tabelline aritmetiche non vengono forse apprese a memoria? E le formule tipo “il volume della sfera qual è? 4/3 p greco r3”? E alcune regole pratiche del latino, come “spero promitto iuro vogliono l’infinito futuro”? E via discorrendo. E quanto ci sono utili nello studio!
E allora usiamola questa benedetta memoria. Se la natura ce l’ha data un motivo ci sarà. Se poi qualcuno la disdegna e la disprezza perché di memoria non ne ha, beh è affar suo. Ricordate la storia della volpe e l’uva? “Nondum matura est, nolo acerbam sumere”.
Daniele Orla
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