Secondo l’Istat il 40% delle donne italiane tra i 25 e i 64 anni non ha autonomia economica e, sottolinea Episteme, il 60% delega volontariamente la gestione economica al partner, mentre il 40% si limita a gestire solo le spese quotidiane, secondo uno stereotipo per cui è l’uomo a doversi occupare delle questioni economiche “alte”.
Le donne dunque non avrebbero la stessa competenza in materia finanziaria degli uomini, la stessa loro sicurezza nel maneggiare denaro e la fiducia nell’imparare a farlo, dovuto al fatto, secondo altre ricerche altrettanto scientifiche, che le donne siano esposte sin da bambine e poi da ragazze e quindi da donne adulte in un rapporto complicato con i soldi.
La stessa Banca d’Italia, nel commentare l’ultima indagine OCSE-PISA svolta tra i quindicenni di 20 Paesi, si era detta preoccupata, dal fatto che “il divario di genere rispetto al livello di conoscenza della matematica in media è pari a 5 punti: in Italia questa differenza sale a 16 punti ed è crescente dalla scuola primaria alle classi successive. Tra gli altri risultati, si evidenzia come nel nostro Paese le donne mostrino un livello di ansia maggiore nei confronti della matematica. Dalla matematica alla cultura finanziaria il passo è breve”.
L’indagine OCSE-PISA mostra pure che la stessa ansia o sottostima delle proprie capacità espressa dalle ragazze nei confronti della matematica si ritrova nei confronti della gestione dei soldi, materia percepita anch’essa come più maschile e scarsamente attrattiva.
A sua volta l’Università Cattolica di Milano ha dimostrato il nesso causa-effetto tra gli stereotipi di genere e il modo differente in cui gli uomini e le donne percepiscono il denaro e lo gestiscono, al punto tale che persino le donne laureate in Economia pensano di sapere meno degli uomini con il medesimo titolo.
Da qui profondi cambiamenti culturali che devono iniziare dalla scuola che è il luogo di elezione per accendere le scintille del cambiamento.
Infatti, si legge su StratUpItalia.eu, di questo cambiamento l’Italia ha bisogno, considerato che è fanalino di coda in fatto di preparazione finanziaria degli adulti tra i Paesi OCSE, indipendentemente dal genere di appartenenza.
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