A pochi giorni dalla pubblicazione delle linee guida per la limitazione della diffusione dell’infezione da Covid in ambito scolastico, arriva un’altra posizione critica e contraria. È quella della Flc Cgil, che spiega tutti i motivi per i quali tale documento non è ritenuto soddisfacente:
“Si tratta di un documento del tutto inadeguato e scarsamente significativo per la gestione della prevenzione da contagio da Covid-19. Dopo tre anni scolastici di difficile convivenza con la pandemia, le scuole si attendevano l’indicazione di misure di sicurezza chiare, certe e risolutive su distanziamento, mascherine, ricambio/sanificazione dell’aria e rafforzamento dell’organico. Così, invece, le scuole dovranno nuovamente fare i conti con indicazioni generiche e anche contraddittorie. È il caso, ad esempio, del suggerimento contenuto nella circolare circa il personale aggiuntivo mentre è venuto meno il rifinanziamento dell’organico Covid oppure la mancata indicazione dei soggetti deputati a individuare le persone a “rischio”.
“Le scuole sono luoghi in cui venticinque/trenta persone tra alunni e docenti rimangono a stretto contatto per numerose ore consecutive in aule spesso piccole e inadeguate, pertanto, in considerazione della ormai endemica diffusione del virus e delle sue mutazioni, questi ambienti necessitano di interventi strutturali e risolutivi in termini di risorse, organici e strumentazioni per il superamento del sovraffollamento con la formazione di classi meno numerose, per la dotazione del personale ATA necessario per la sanificazione e per l’adempimento di tutte le procedure amministrative legate alla gestione dei contagiati/fragili e, infine, per un piano nazionale di dotazione di purificatori d’aria in tutte le classi del Paese, escludendo indicazioni poco salutari come l’apertura delle finestre in pieno inverno”.