Sono appena state pubblicate le nuove linee guida sull’Educazione Civica volute dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. All’interno del documento, oltre ai concetti ideologici principali, c’è spazio anche per indicazioni di tipo metodologico per i docenti.
Secondo le nuove linee guida, per trasmettere competenze civiche autentiche, il metodo di insegnamento deve:
- Favorire il rispetto delle regole e del bene comune.
- Promuovere il pensiero critico e la cittadinanza attiva, con un’attenzione particolare alla salvaguardia dell’ambiente.
- Integrare esperienze pratiche e collaborazioni tra studenti, incentivando la partecipazione attiva e l’interazione continua.
- Organizzare un ambiente educativo coerente, in cui gli insegnanti stessi siano modelli di comportamento.
Le attività didattiche, come laboratori e dibattiti su temi di attualità, diventano strumenti essenziali per un apprendimento esperienziale e significativo. Vengono citate anche attività di service learning.
Contitolarità dell’insegnamento e coordinamento delle attività
L’educazione civica è un insegnamento trasversale, che coinvolge vari docenti per almeno 33 ore l’anno. La legge prevede:
- Contitolarità dell’insegnamento nelle scuole del primo ciclo, dove i docenti della classe condividono la responsabilità, con uno di loro come coordinatore.
- Collaborazione tra docenti per sviluppare conoscenze interdisciplinari, legate alla cittadinanza, alla salute, alla sostenibilità ambientale e all’educazione digitale.
- Valorizzazione dell’interdisciplinarità: tutte le materie possono contribuire all’insegnamento civico, con attività che favoriscano l’integrazione dei saperi.
Educazione Civica, quali docenti devono insegnarla?
Nelle scuole del primo ciclo l’insegnamento è affidato, in contitolarità, a docenti della classe/del consiglio di classe, tra i quali è individuato un coordinatore. Nelle scuole del secondo ciclo, l’insegnamento è affidato ai docenti delle discipline giuridiche ed economiche, se disponibili nell’ambito dell’organico dell’autonomia. In caso contrario, in analogia a quanto previsto per il primo ciclo, l’insegnamento è affidato in contitolarità ai docenti del consiglio di classe. In ogni caso, anche laddove la titolarità dell’insegnamento venga attribuita a un insegnante di materie giuridiche ed economiche, gli obiettivi di apprendimento vanno perseguiti attraverso la più ampia collaborazione tra tutti i docenti, valorizzando la trasversalità del curricolo.
La valutazione: un processo condiviso
La valutazione dell’educazione civica avviene in modo integrato con le altre discipline. Le scuole sono chiamate a:
- Adottare rubriche e griglie di osservazione per valutare le competenze civiche, garantendo coerenza con il curricolo scolastico.
- Raccogliere elementi dai docenti di classe, coordinati da un docente referente, che formula una proposta di valutazione.
- Utilizzare strumenti condivisi per il monitoraggio dei progressi degli studenti, al fine di garantire una valutazione che tenga conto delle competenze acquisite in contesti concreti.
Il corso
Su questi argomenti il corso Programmare e valutare le attività di Educazione Civica alla luce delle nuove linee guida 2024, a cura di Rodolfo Marchisio, in programma dal 30 settembre.