Attualità

Linee guida Educazione Civica 2024: docenti “modelli coerenti”, incoraggiata la collaborazione tra colleghi

Sono appena state pubblicate le nuove linee guida sull’Educazione Civica volute dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. All’interno del documento, oltre ai concetti ideologici principali, c’è spazio anche per indicazioni di tipo metodologico per i docenti.

Secondo le nuove linee guida, per trasmettere competenze civiche autentiche, il metodo di insegnamento deve:

  • Favorire il rispetto delle regole e del bene comune.
  • Promuovere il pensiero critico e la cittadinanza attiva, con un’attenzione particolare alla salvaguardia dell’ambiente.
  • Integrare esperienze pratiche e collaborazioni tra studenti, incentivando la partecipazione attiva e l’interazione continua.
  • Organizzare un ambiente educativo coerente, in cui gli insegnanti stessi siano modelli di comportamento.

Le attività didattiche, come laboratori e dibattiti su temi di attualità, diventano strumenti essenziali per un apprendimento esperienziale e significativo. Vengono citate anche attività di service learning.

Contitolarità dell’insegnamento e coordinamento delle attività

L’educazione civica è un insegnamento trasversale, che coinvolge vari docenti per almeno 33 ore l’anno. La legge prevede:

  • Contitolarità dell’insegnamento nelle scuole del primo ciclo, dove i docenti della classe condividono la responsabilità, con uno di loro come coordinatore.
  • Collaborazione tra docenti per sviluppare conoscenze interdisciplinari, legate alla cittadinanza, alla salute, alla sostenibilità ambientale e all’educazione digitale.
  • Valorizzazione dell’interdisciplinarità: tutte le materie possono contribuire all’insegnamento civico, con attività che favoriscano l’integrazione dei saperi.

Educazione Civica, quali docenti devono insegnarla?

Nelle scuole del primo ciclo l’insegnamento è affidato, in contitolarità, a docenti della classe/del consiglio di classe, tra i quali è individuato un coordinatore. Nelle scuole del secondo ciclo, l’insegnamento è affidato ai docenti delle discipline giuridiche ed economiche, se disponibili nell’ambito dell’organico dell’autonomia. In caso contrario, in analogia a quanto previsto per il primo ciclo, l’insegnamento è affidato in contitolarità ai docenti del consiglio di classe. In ogni caso, anche laddove la titolarità dell’insegnamento venga attribuita a un insegnante di materie giuridiche ed economiche, gli obiettivi di apprendimento vanno perseguiti attraverso la più ampia collaborazione tra tutti i docenti, valorizzando la trasversalità del curricolo.

La valutazione: un processo condiviso

La valutazione dell’educazione civica avviene in modo integrato con le altre discipline. Le scuole sono chiamate a:

  • Adottare rubriche e griglie di osservazione per valutare le competenze civiche, garantendo coerenza con il curricolo scolastico.
  • Raccogliere elementi dai docenti di classe, coordinati da un docente referente, che formula una proposta di valutazione.
  • Utilizzare strumenti condivisi per il monitoraggio dei progressi degli studenti, al fine di garantire una valutazione che tenga conto delle competenze acquisite in contesti concreti​.

Il corso

Su questi argomenti il corso Programmare e valutare le attività di Educazione Civica alla luce delle nuove linee guida 2024, a cura di Rodolfo Marchisio, in programma dal 30 settembre.

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Redazione

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