Nella valutazione dei rischi devono essere adottate tecniche di analisi sistematica dei processi lavorativi, delle specifiche dei prodotti e delle apparecchiature, anche con l’ausilio di check – lists.
L’intervento finalizzato alla valutazione del rischio va condotto secondo linee guida seguendo precisi criteri procedurali suddividendo lo studio nelle seguenti fasi:
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descrizione generale dell’attività;
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analisi dettagliata dello stato attuale scaturita dai sopralluoghi effettuati sui luoghi di lavoro (raccolta di dati, informazioni, reperimento documenti, ecc..);
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preliminare classificazione e definizione dei rischi, in: rischi per la sicurezza (di natura infortunistica); rischi per la salute ( di natura igienico ambientale);
rischi per la sicurezza e la salute (di natura “trasversale”)
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identificazione delle sorgenti di rischio;
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individuazione dei rischi (in base alla preliminare classificazione) e le relative persone esposte;
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valutazione e ricognizione dei rischi per ogni tipo di attività operativa e specifica,sulla base di un prescelto criterio (ad esempio attribuendo a ciascun rischio un indice di gradualità e gravità, ed effettuando, al tempo stesso, una stima della probabilità di accadimento, dal quale poi possano scaturire gli eventuali interventi migliorativi e le relative priorità di attuazione);
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descrizione degli interventi di prevenzione e delle misure di sicurezza;
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programma di attuazione di interventi di prevenzione e protezione (tecnica, organizzativa e sanitaria).