Il consiglio superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), nella seduta del 20/12/2022, ha espresso parere favorevole sullo “schema di decreto ministeriale di adozione del documento di «Linee Guida per l’orientamento“, “L’orientamento per tutti e di ciascuno. Linee guida”, relativo alla riforma 1.4 “Riforma del sistema di orientamento” nell’ambito della Missione 4-Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall’Unione europea-Next Generation EU.
Nella premessa il CSPI ritiene rendere evidente il significato del termine “Orientare” inteso non come semplicistica informazione sui percorsi futuri di studio e di lavoro, ma come elemento per garantire gli strumenti adeguati per acquisire la conoscenza di sé e quindi delle proprie attitudini al fine di sviluppare atteggiamenti costruttivi nel rapporto con gli altri e con il mondo.
Lo scopo dell’orientamento deve essere quello di favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per definire o ridefinire i propri obiettivi personali e professionali in rapporto al contesto e per elaborare un progetto di vita con la capacità di sostenere le scelte che esso comporta.
Per la scuola l’orientamento deve rappresentare uno strumento basilare nella lotta alla dispersione e all’insuccesso formativo degli studenti e per questo deve migliorare l’efficacia della proposta didattica e formativa e la promozione della cittadinanza attiva e dell’inclusione sociale nella prospettiva di accompagnare ciascun individuo per tutto l’arco della vita nella conoscenza di sé e del contesto sociale, culturale ed economico che lo circonda.
L’orientamento deve assumere una valenza formativa basandosi sulla progettazione di percorsi di orientamento finalizzati alla scoperta delle potenzialità e degli interessi degli studenti attraverso una didattica orientativa e riflessiva che, attraverso la conoscenza degli oggetti del sapere, miri alla promozione della persona, come soggetto critico che sappia orientarsi nella complessità della realtà.
Le “Linee Guida” allegate allo schema di decreto, sembrano concentrarsi in modo quasi esclusivo a proposte riguardanti la scuola secondaria, mentre, ai fini di una scelta consapevole e ponderata, che tenga conto delle potenzialità delle studentesse e degli studenti e contribuisca al contrasto della dispersione scolastica, deve prevedere un raccordo tra scuola secondaria di primo grado e di secondo grado.
La funzione strategica del consiglio orientativo al termine del primo ciclo deve opportunamente essere in stretta raccordo con tutto il percorso di orientamento che, sostenuto da una didattica orientativa, a partire dalle migliori esperienze attuate dalle scuole, diventi condiviso e si possa ricondurre a un modello semplice, snello e omogeneo, coerente con la “certificazione delle competenze”, che deve accompagnare in continuità il percorso dello studente.
Il CSPI ritiene importante che un orientamento efficace, sia strutturato in modo unitario e verticale, in modo che nell’ambito del PTOF (Piano triennale dell’offerta formativa) siano predisposti interventi specifici che esplicitino tempi e attività puntuali partendo dall’infanzia e dal primo ciclo d’istruzione.
Secondo il CSPI è necessario approfondire la funzione del consiglio orientativo al termine del primo ciclo come strumento di raccordo del percorso di orientamento che, sostenuto da una didattica orientativa, a partire dalle migliori esperienze attuate dalle scuole, diventi condiviso e si possa ricondurre a un modello semplice, snello e omogeneo, coerente con la “certificazione delle competenze” e inserito nell’E-Portfolio, che deve accompagnare in continuità il percorso dello studente.
Il CSPI, nell’esprimere parere positivo alla bozza delle “ linee guida per l’orientamento”, ritiene che vada specificato cosa s’intenda per “campus formativi”, nella misura in cui vi sono esperienze varie e diverse che scuole e territori organizzano da tempo, mentre nel testo si intuiscono scopi e modalità differenti che sembrano di difficile realizzazione, stante le competenze e le linee d’indirizzo delle Regioni e degli Enti Locali.
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