È in corso di svolgimento la Conferenza Stato Regioni per discutere delle Linee guida per il ritorno scuola in sicurezza a settembre: l’incontro, che ha fatto seguito al pre-confronto notturno con la ministra dell’Istruzione e alla Conferenza delle Regioni dell’ora di pranzo, alla quale erano presenti solo i governatori, non sembra una formalità.
Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della stessa Conferenza delle Regioni ha tenuto a dire che “le linee guida che erano state presentate” per il ritorno a scuola “per noi non erano ricevibili. Abbiamo fatto delle controproposte che mi auguro il Ministero possa recepire e ho trovato grande disponibilità del ministro Azzolina”, ha aggiunto.
Bonaccini ha detto che l’intenzione delle Regioni è quella di presentare “una proposta complessiva e unitaria perché noi abbiamo bisogno di certezze su tutti i temi che riguardano un poter riaprire in sicurezza le scuole, ma poterle riaprire davvero e riaprirle per la gran parte, se non tutte, in presenza”.
Ancora più severo è il commento di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. “Sulla scuola il Governo mi lascia perplesso: non prende decisioni, non si assume le responsabilità costituzionali del compito, si limita nell’incertezza ad un confronto con le Regioni”, ha scritto Fontana sulla sua pagina Facebook.
“Ieri sera – spiega Fontana – ho avuto l’ennesimo incontro in videoconferenza con il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e, oggi pomeriggio, ne avremo un altro per fare il punto sulle proposte avanzate dalle Regioni. Le linee guida presentate dal ministro qualche giorno fa non erano ricevibili e quindi, insieme agli altri governatori, abbiamo dato le nostre controproposte”.
“Non possiamo continuare a lasciare le famiglie, gli insegnanti e gli studenti nell’incertezza scolastica del domani perchè i danni al Paese sono irreparabili. L’autonomia, anche nel settore della scuola, è la soluzione”.
Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, sembra comunque ottimista. “Il confronto continuo con le Regioni, le cui richieste sono sempre legittime, ha portato a mediazioni costruttive senza dover usare l’accetta”, ha detto Boccia in diretta ad Agorà su Raitre.
“Se siamo riusciti a mettere in sicurezza il Paese sul piano sanitario è perché ci si è tenuti per mano e abbiamo lavorato insieme anche sui tanti dossier aperti: trasporto pubblico locale, industria, commercio, servizi alla persona”.
“Sono convinto che sarà così anche su scuola e risorse finanziarie per coprire le mancate entrate. C’è un lavoro costruttivo in corso che produrrà certamente i risultati attesi”.
La strada per giungere all’accordo sulle Linee Guida, però, non sembra spianata: nelle prossime ore sapremo se i governatori avranno trovato l’accordo con il ministero dell’Istruzione.
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