Come abbiamo già comunicato, poco fa è stata raggiunta l’intesa in Conferenza Unificata sulle cosiddette linee guida per la riapertura delle scuole a settembre.
Anna Ascani ha pubblicato su Facebook un lungo messaggio, in cui spiega i passi che sono stati fatti in quest’ultimo periodo per giungere ad un testo il più possibile condiviso.
“Nelle ultime settimane – scrive sul Social – ho incontrato una per una tutte le Regioni, i rappresentanti regionali di ANCI, UPI e gli Uffici Scolastici Regionali e, grazie a uno straordinario lavoro di squadra, abbiamo costruito un “cruscotto” che raccoglie la misura in metri quadrati delle aule delle nostre scuole (i Comuni stanno continuando ad aggiornare ora dopo ora questi dati). Attraverso questo strumento – che consente di inserire il distanziamento e il numero degli iscritti come parametri – riusciamo a verificare con immediatezza quali e quante sono le situazioni che presentano criticità dal punto di vista degli spazi disponibili. Il confronto tra gli Enti proprietari degli edifici e i dirigenti scolastici consente poi di intervenire laddove servano modifiche agli arredi (es. passare dal banco doppio al banco singolo) o alle strutture (es. sostituire una finestra che si apre verso l’interno con una a scorrimento per risparmiare spazio) o di individuare, in caso di necessità, altri spazi per lo svolgimento della didattica. Abbiamo inserito nel “cruscotto” un primo elenco di edifici scolastici dismessi, ma utilizzabili“.
In merito alle risorse stanziate, la Ascani ricorda che “le scuole hanno già nelle loro casse 331 milioni per organizzare la ripresa. Per quel che riguarda gli Enti Locali abbiamo pubblicato l’avviso per l’assegnazione dei primi 330 milioni e siamo pronti ad autorizzare gli interventi che potranno essere eseguiti con estrema rapidità grazie ai poteri commissariali assegnati a Sindaci, Presidenti di Provincia e Sindaci di Città Metropolitana nell’ultimo decreto scuola. Gli interventi straordinari necessari per risolvere le criticità avranno l’adeguata copertura finanziaria. Sempre sul tema risorse, qualche giorno fa ho partecipato per il Ministero alla Conferenza che ha approvato il riparto di 264 milioni tra le Regioni per il sostegno al sistema integrato di educazione e istruzione. Nel documento licenziato oggi vi sono alcune linee metodologiche utili alla ripartenza, ma anche in questo caso è importante che tutte le istituzioni vengano sostenute e accompagnate affinché a settembre nessuno debba rinunciare a quello che è a tutti gli effetti il primo step del percorso educativo di un bambino e, dunque, un diritto, prima ancora che un sostegno alle famiglie“.
Con riferimento al personale, “il Decreto Rilancio ha già previsto per il Ministero dell’Istruzione 1 miliardo a cavallo tra il 2020 e il 2021 utilizzabile anche per le esigenze legate all’organico. Gli Uffici Scolastici Regionali, raccordandosi coi dirigenti scolastici e con gli Enti Locali, segnaleranno all’Amministrazione Centrale le criticità più rilevanti e si interverrà per risolverle, anche coinvolgendo le Organizzazioni Sindacali in un tavolo nazionale che si occuperà, tra gli altri aspetti, di disporre insieme alla Protezione Civile il protocollo sulla sicurezza, da calare poi a livello territoriale come avvenuto per gli Esami di Stato. Inoltre, come ha chiesto questa mattina il Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, grazie al lavoro che abbiamo fatto in queste ore con la Ministra Azzolina, le Regioni e gli Enti Locali, non mancherà nessuna risorsa necessaria a garantire risposte alle esigenze delle scuole e dei territori“.
Ascani risponde anche in merito al dibattito che si è aperto sull’autonomia: “credo che le preoccupazioni dei Dirigenti Scolastici siano comprensibili, così come è più che corretta la loro richiesta di avere strumenti commisurati alle responsabilità che vengono loro affidate. Strumenti che non mancheranno. Nessuno sarà lasciato solo. Vale per i dirigenti, per i docenti e per tutto il personale scolastico, per gli Enti Locali, per le Regioni“.
“Da oggi – conclude la Ascani – inizia la fase più importante, quella cioè che comporta un lavoro fatto scuola per scuola per risolvere tutte le criticità. Il lavoro indispensabile a riprendere l’attività didattica a settembre, in presenza e in sicurezza, in tutti gli istituti.
Per questa ragione, al netto del dibattito che si è aperto in questi mesi, è importante che le energie di tutti convergano per il perseguimento di questo obiettivo. Ne va della credibilità non del nostro Ministero o di un Governo, ma del Paese tutto“.
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