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Lingue straniere a partire dalla scuola dell’infanzia: un messaggio importante da una ricerca irlandese

L’Ispettorato irlandese del Ministero dell’Istruzione, Department of Education and Skills, ha pubblicato in questi giorni un report sull’insegnamento delle Lingue Straniere nelle scuole del primo livello del secondo grado, junior schools.

Il documento, che è reperibile (in inglese), reso noto da poche settimane, https://www.education.ie/en/Publications/Inspection-Reports-Publications/Evaluation-Reports-Guidelines/Modern-Foreign-Languages-Report.pdf, rappresenta un’interessante ricerca sullo stato dell’arte sull’insegnamento delle MFL (Modern Foreign Languages – Lingue straniere moderne), con l’obiettivo di motivare docenti e dirigenti ad introdurle al più presto nei primi anni di scolarizzazione. Partendo dalla realtà locale, quella irlandese, multiculturale e multilingue, gli ispettori rilevano la necessità di introdurre lo studio delle lingue prima del termine della scuola primaria. Nel livello corrispondente alla scuola secondaria di primo grado in Italia, i giovani irlandesi studiano già diverse lingue tra cui francese, tedesco, italiano, cinese e in qualche scuola sono comparsi da poco corsi di lingua e cultura russa. Non mancano giapponese e coreano, e dal 2020 sono stati introdotte lingue quali il portoghese, il lituano, il polacco. Tutto è nato dalla pubblicazione di due documenti guida, Languages Connect, un programma strategico per introdurre l’insegnamento delle MFL progressivamente nell’arco dei prossimi cinque anni, che era stato preceduto dall’Action Plan for Education, del 2016, che prevedeva proprio l’implementazione dell’apprendimento linguistico.

Quello che è emerso è che, nella quasi maggioranza delle classi all’interno delle quali si è svolta l’indagine degli ispettori irlandesi, il livello di soddisfazione di docenti è allievi è molto alto rispetto a tutto il percorso di apprendimento e che le diverse strategie messe in campo, per ampliare l’insegnamento linguistico, abbiano fatto crescere la motivazione degli studenti in modo globale. Partendo da tali risultati positivi e dall’esame di alcune iniziative sperimentali di didattica delle lingue straniere, anche a livello di scuola primaria, arriva dall’Irlanda un messaggio importante: le lingue straniere insegnate già dalla scuola primaria e anche da quella dell’infanzia creano un terreno favorevole affinchè bambini e bambine siano più facilmente in grado di impararle e predisposti ad impararne altre nel futuro. I docenti della scuola primaria, si legge nell’indagine, hanno un ruolo cruciale nel creare un ambiente favorevole al multilinguismo. Sono proprio quelli gli anni in cui è indicato promuovere le competenze linguistiche e socioculturali.

In un momento in cui le maggiori preoccupazioni di tutti a livello globale sono focalizzate su distanze, mascherine, numero di bambini e tanto altro, la ricerca irlandese apre una finestra sulla pedagogia e sulla didattica, ricordandoci che la scuola, soprattutto quando il percorso educativo riguarda i più piccoli, è quel luogo dove si apprende e dove, come nel caso delle lingue straniere, si comincia un percorso efficace e produttivo, che potrà determinare il futuro personale e professionale.

Carmelina Maurizio

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