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Lingue straniere, se i giovani non le conoscono la colpa è della scuola?

Se i giovani italiani conoscono solo una lingua straniera, spesso anche superficialmente, la colpa è da ricondurre alla scuola pubblica. Che non investe adeguatamente sulle lingue straniere. A sostenerlo sono stati il 70% degli intervistati, in prevalenza impiegati e insegnanti, in occasione del sondaggio Eurispes 2011: “Conosci le lingue estere”, condotto in 28 (su 34) Biblioteche del comune di Roma.
I risultati sono stati presentati, sempre nella capitale, presso la Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, il 12 marzo durante la presentazione del dossier “EUROPA – ITALIA : La sfida del multilinguismo”. Secondo i ricercatori dell’Eurispes, quasi tre intervistati su quattro reputano grave il “problema della scuola italiana”: la difficoltà di sostenere una conversazione in lingua straniera sarebbe quindi da imputare alla insufficienza di ore che la scuola dedica alla loro conoscenza.
La carenza di conoscenze di altre lingue diventa ancora più evidente alla luce dei risultati emersi dal sondaggio che ha visto intervistare 996 partecipanti con titoli di studio “medio-alti” (frequentano le biblioteche della Capitale per motivi di studio o professionali e oltre la metà sono “impiegati o insegnanti”): a Roma nove visitatori di biblioteche su dieci (89.4%) conoscono almeno una lingua straniera, il 42,3 ne sa una, mentre uno su tre (38,4%) ne conosce almeno due. Sono i dati del
I risultati della ricerca, fatta in collaborazione con Eunic (European Union National Institutes for Culture), evidenziano anche un altro importante dato: il 57,6% delle donne che hanno compilato il questionario tra il 4 e il 14 ottobre 2011 dichiara di conoscere due lingue estere (rispetto al 43,5 degli uomini). Il 21,8% delle signore di saperne tre (i colleghi maschi raggiungono l’11%).
Alessandro Giuliani

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