Sciopero generale dei trasporti, mobilità compromessa, costo della cancelleria e delle nuove e ricorrenti edizioni dei libri di testo. Euronews, riprendendo i dati pubblicati in un report europeo dedicato e messi a disposizione durante le varie assemblee della relativa Commissione, ha raccolto le varie preoccupazioni istituzionali e di specifici osservatori in un puntuale articolo, ove evidenzia come l’innalzamento dei costi per l’acquisto di cancelleria e di libri di testo comporti una spesa di oltre mezzo migliaio di euro a famiglia (se questa vede un solo studente) durante tutto l’anno scolastico. Alla base di ciò persiste l’inflazione e la sempre più ridotta reperibilità delle materie prime; seguono inoltre i libri di testo, la cui pratica usuale di compravendita privata (a metà prezzo) è messa a rischio dal continuo rincorrersi di edizioni sempre più care e dalle modifiche sempre meno evidenti e minime.
Sono circa 7 milioni gli studenti delle scuole elementari e superiori che iniziano il nuovo anno scolastico in Italia. È solo il primo giorno e le famiglie hanno già speso una cifra significativa per il materiale scolastico. Crescono le spese scolastiche e quest’anno le famiglie italiane hanno speso circa il 7% in più per il materiale scolastico rispetto allo scorso anno, secondo Federconsumatori, associazione locale no-profit che mira a tutelare i cittadini da disagi, abusi e frode. Solo i prezzi dei libri sono aumentati del 18% rispetto all’anno precedente. Di conseguenza, l’acquisto di libri di seconda mano sta diventando una pratica sempre più comune in molte famiglie italiane. I genitori devono calcolare nel loro budget anche le altre spese, come i pasti della mensa scolastica, le attività extrascolastiche e le gite scolastiche. Difatti Federconsumatori ha precisato che “che i costi del materiale scolastico registrano un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023. Nel complesso la spesa totale per il corredo scolastico, più i ricambi, quest’anno può arrivare a circa 647 euro ad alunno”.
Sono notevoli i rincari anche sul fronte dei testi scolastici: per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%. Lo rivela sempre Federconsumatori. Essa però suggerisce alcune strategie per risparmiare in vista degli aumenti. Il ‘second hand’ permette, in particolare per i libri di testo, un risparmio considerevole, dal 27 al 55 %. Inoltre le pratiche di scambio di zaini, astucci e cancelleria possono alleggerire i costi, così come la frequentazione di ipermercati e la fruizione delle relative offerte. Versioni digitali ed offerte possono essere di grande aiuto se i testi da acquistare sono assai numerosi. Cruciali le tempistiche: a ridosso dell’apertura delle scuole si verificano aumenti di prezzo proporzionali a code e a necessità, pertanto occorre prestare massima attenzione in questa fase a offerte, buoni e coupon.
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