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Link attacca: eliminare la vergogna italiana dell’ idoneo non beneficiario alle borse di studio

L’annosa questione del diritto allo studio anima il dibattito scolastico. Il 2016/2017 – ricorda Link in una nota – è il primo anno accademico in cui le regioni hanno beneficiato del fondo integrativo statale per le borse di studio di 217 milioni.

Non è stata eliminata, però, l’annosa questione dell’idoneo non beneficiario alle borse di studio

La situazione resta quindi difficile. lo scorso anno il MIUR era corso ai ripari dopo l’esclusione dalle borse di studio di decine di migliaia di studenti a causa del nuovo ISEE, alzando le soglie ISEE e ISPE per accedere alle borse di studio a 23.000 e 50.000 euro, soglie a cui però non tutte le Regioni si sono adeguate.

 

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“I dati di quest’anno, inviati ieri ai Rettori delle Università, vedono un aumento di circa il 20% degli idonei rispetto allo scorso anno, confermando che l’dal nuovo ISEE. Chiediamo che ora si adeguino tutte le Regioni, anche Molise e Campania, dove la soglia è ferma sotto i 16.000 euroinnalzamento della soglia ISEE a 23.000 euro era una necessità improrogabile per reintegrare gli studenti esclusi”, dichiara Andrea Torti, Coordinatore Nazionale di Link – Coordinamento Universitario.

“Nei giorni scorsi abbiamo inoltre reperito i dati aggiornati delle borse di studio di gran parte degli Atenei italiani che fotografano ancora una volta un’Italia spaccata in due: se da un lato, le Regioni che garantiscono la borsa di studio a tutti gli idonei e mantengono i requisiti di reddito al massimo possibile sono sensibilmente aumentate negli anni, dall’altro i dati di moltissime regioni rimangono drammatici: in Campania gli idonei sono solo il 55%, Calabria il 67% e in Sicilia l’80%. Il Veneto ha annunciato solo lo scorso 7 giugno il pagamento di tutte le rate di dicembre e in Puglia vige ancora una situazione di incertezza con ancora 1500 persone che non hanno ricevuto la prima rata della borsa di studio.”

“Ora non c’è più tempo, occorre invertire la rotta a partire dalla necessaria copertura di tutte le borse di studio: le Regioni devono fare la propria parte già a partire da quest’anno, garantendo il 40% dei fondi statali, e lo Stato deve intervenire urgentemente. Il Fondo Integrativo Statale deve essere incrementato, a partire dallo spostamento dei 45 milioni stanziati per l’inutile, quanto dannoso, provvedimento delle superborse, e il riparto dello stesso profondamente rivisto, seguendo i criteri tracciati dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, su proposta di Link-Coordinamento Universitario in Consiglio, eliminando così le sperequazioni territoriali esistenti.”

Andrea Carlino

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