Le linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica previste dalla legge 92 del 2019 riviste e novellate dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, entrano in vigore a partire dell’anno scolastico 2024/2025 per complessive 33 ore in una prospettiva trasversale a tutte le discipline, in coerenza con le indicazioni nazionali dei diversi ordini di scuola.
Fra i compiti del collegio dei docenti assume particolare rilevanza l’aggiornamento annuale dell’offerta formativa che per l’anno scolastico 2024/2025 deve adeguare i curricoli d’istituto per l’insegnamento dell’educazione civica e i criteri per la valutazione.
Negli istituti comprensivi il cui collegio dei docenti, costituito da tutti i docenti in servizio nell’istituzione, diventa necessario, che i dipartimenti di ogni singolo settore, nel rivedere l’offerta formativa, adeguino il relativo curricolo alle conoscenze, agli obiettivi e alle competenze indicate dalle linee guida dell’educazione civica.
L’insegnamento dell’educazione civica, considerato trasversale alle singole discipline, spetta a tutti i docenti che operano nelle sezioni e nelle classi; mentre negli indirizzi delle scuole del secondo ciclo dove è presente la disciplina diritto, l’insegnamento è delegato esclusivamente al docente di tale disciplina, fermo restante la trasversalità del suo insegnamento.
Le linee guida, nell’individuare la scuola dell’infanzia quale prima struttura intenzionalmente educativa, dispongono che essa, attraverso i cinque campi d’esperienza, promuova l’acquisizione: della consapevolezza dell’identità personale e della percezione di quelle altrui, della progressiva maturazione del rispetto di sé e degli altri, della salute, del benessere e della prima conoscenza dei fenomeni naturali e culturali.
In un rapporto di continuità tra la scuola del primo e del secondo ciclo, le linee guida indicano i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento dell’educazione civica da perseguire progressivamente a partire dalla scuola primaria e da conseguire entro il termine del secondo ciclo d’istruzione avendo come base di riferimento i tre nuclei concettuali: la Costituzione, lo sviluppo economico e la sostenibilità e la cittadinanza digitale.
In sede di scrutinio il docente coordinatore dell’insegnamento dell’educazione civica, acquisendo elementi conoscitivi dai docenti del team o dal Consiglio di Classe, formula la proposta di valutazione, coerentemente con le competenze, le abilità e le conoscenze indicate nel curricolo dell’educazione civica e affrontate durante l’attività didattica.
I docenti della classe e il consiglio di classe nel proporre una valutazione degli alunni, possono avvalersi di strumenti condivisi, quali rubriche e griglie di osservazione, finalizzati ad accertare il conseguimento delle conoscenze e abilità e del progressivo sviluppo delle competenze previste nella sezione del curricolo dedicata all’educazione civica.
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…
La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…