Didattica

L’insegnante facilitatore: chi è e come agisce in classe

Quella del facilitatore è una professione chiave nel mondo della formazione, della didattica, dell’educazione, del sociale. Cosa fa il facilitatore, quali siano i suoi compiti, il suo ruolo, il suo approccio, lo spiega il termine da sé. (VAI AL CORSO)

Professione facilitatore

“Il facilitatore sovrintende ai fattori sociali e organizzativi, emotivi e di apprendimento durante riunioni e tavoli, forum partecipati e circoli di aiuto; il facilitatore è in grado di promuovere rapidamente un clima vitale e costruttivo, garantendo forme di comunicazione partecipata (a forte circolarità), forme di potenziamento e attivazione dei singoli all’interno degli obiettivi del gruppo (empowerment), forme di negoziazione integrativa e di gestione della negatività.”

È quanto ci spiega uno dei principali teorici del modello del facilitatore: Pino De Sario.

Quanto siano importanti in classe un clima positivo, un’attitudine all’ascolto propria dell’intero gruppo, una comunicazione partecipata, anche da parte dei più timidi, insicuri, riservati, è cosa nota e piuttosto scontata tra gli insegnanti; quello che è meno scontato è il reale verificarsi di queste condizioni. L’ottimo difficilmente coincide con il reale. Quindi che fare?

Buone pratiche

Esistono strategie, metodi, strumenti, buone pratiche per prepararsi alla gestione dei gruppi in chiave di facilitazione. Il docente facilitatore ha una marcia in più che gli permette di trovare la risorsa giusta (cognitiva e relazionale) in rapporto alla situazione problematica o alla criticità del momento: dall’argomento difficile, a uno stato d’ansia dell’interlocutore, alla stanchezza del gruppo classe, all’aggressività o alla passività di alcuni alunni.

Ad esempio, una delle competenze attive del facilitatore è sapere osservare. Secondo il modello dei big five, ci sono cinque grandi fattori della personalità ovvero cinque grandi segnali da osservare nell’analisi di un comportamento: l’estroversione/introversione; la gradevolezza/ostilità; la coscenziosità; la stabilità/instabilità emotiva; l’apertura mentale. L’analisi di questi fattori permette al facilitatore di modulare il suo intervento. Facile? No. Ma si tratta di competenze su cui il docente può e deve lavorare.

Quali risorse?

Dal punto di vista cognitivo e relazionale, a quali risorse ci riferiamo? Cos’è esattamente la facilitazione? Chi è e cosa fa il docente facilitatore?

In quattro parole, l’insegnante facilitatore è:

  • un catalizzatore;
  • un mediatore;
  • un motivatore;
  • un agente di aiuto.

Il corso

Su questi argomenti il corso L’insegnante facilitatorea cura di Pino De Sario, in programma dal 13 aprile.

Pubbliredazionale

Articoli recenti

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024

Primo giorno di scuola Strasburgo per Salis e Vannacci: i neofiti dell’Europarlamento che faranno leggi sull’Istruzione, Leoluca Orlando il più anziano

Primo giorno di “scuola” a Strasburgo, dove a tre mesi dall'ultima volta, il Parlamento europeo…

17/07/2024