L’insegnante facilitatore è quel docente che al dominio della propria disciplina affianca un indispensabile repertorio di “competenze sociali”. (VAI AL CORSO L’insegnante facilitatore)
Ecco una serie di metodi e tecniche per una facilitazione esperta:
- leadership assertiva e organizzazione del lavoro;
- comunicazione efficace in classe, negoziazione e mediazione;
- gestione e trasformazione di emozioni negative dei e tra i ragazzi;
- metodi attivi di condurre una lezione.
Di base, una facilitazione efficace ed esperta è quella che consente di conciliare la competenza tecnica con la dimensione emotivo-relazionale, un binomio responsabile di un insegnamento ben bilanciato.
Buone pratiche
Esistono strumenti e buone pratiche per prepararsi alla gestione dei gruppi in chiave di facilitazione. Il docente facilitatore ha una marcia in più che gli permette di trovare la risorsa giusta (cognitiva e relazionale) in rapporto alla situazione problematica o alla criticità del momento: dall’argomento difficile, a uno stato d’ansia dell’interlocutore, alla stanchezza del gruppo classe, all’aggressività o alla passività di alcuni alunni.
Ad esempio, una delle competenze attive del facilitatore è sapere osservare. Secondo il modello dei big five, ci sono cinque grandi fattori della personalità ovvero cinque grandi segnali da osservare nell’analisi di un comportamento:
- l’estroversione/introversione;
- la gradevolezza/ostilità;
- la coscenziosità;
- la stabilità/instabilità emotiva;
- l’apertura mentale.
L’analisi di questi fattori permette al facilitatore di modulare il suo intervento. Facile? No. Ma si tratta di competenze su cui il docente può e deve lavorare.
Il corso
Su questi argomenti segui il corso L’insegnante facilitatore, a cura di Pino De Sario, in programma dal 7 maggio 2021.