Lo sappiamo tutti: l’assassino è sempre il maggiordomo! E per distogliere l’attenzione da un Governo e da un Ministero dell’Istruzione palesemente incapaci di cambiare ontologicamente la Scuola, non resta che lapidare l’unico, eterno e vero colpevole: l’insegnante-maggiordomo. Considerato che, in barba a tutti i proclami anti Covid-19, niente è stato fatto per diminuire il numero massimo di alunni per classe a 20 unità, e a 15 in presenza di una studentessa o uno studente con disabilità, riducendo l’affollamento delle aule e favorendo la mitica didattica individualizzata, ancora una volta si getta la croce della “colpa” sulle spalle di maestre e professori non ancora vaccinati. A scanso di equivoci, parlo da docente già vaccinato con doppia dose.
Successo didattico e sicurezza viaggiano in parallelo. Per i non addetti ai lavori, le linee guida di ogni anno scolastico (numero di classi, corsi, cattedre e scuole), si decidono nel mese di maggio o, al massimo, nelle prime settimane di giugno. Si chiamano “Organici di Diritto”, cioè numero di cattedre, classi e corsi stabili nei diversi Istituti scolastici. La normativa che si continua ad applicare, il DPR 81/2009, è ancora quella devastante votata dal trio Berlusconi-Salvini-Meloni e firmata dalla Gelmini, ricca di classi-pollaio, cancellazione selvaggia di ore di lezione e dissennato taglio di cattedre. Per cambiare la Scuola si devono cambiare gli Organici, per modificare gli Organici bisogna modificare il DPR 81/2009. Forse col malcelato scopo di gettare fumo negli occhi della famosa Casalinga di Voghera, una mente eccelsa ha inventato l’”Organico Covid”: 50.000 insegnanti aggiuntivi nell’anno scolastico post-lockdown 2020-2021, da utilizzare per sdoppiare le classi e favorire il distanziamento contro la diffusione del virus. Peccato che, dopo poche settimane, ai presidi sia arrivato il contrordine: tagliate l’Organico Covid! Nelle meccaniche scolastiche, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto cambia, eccome! Le quarantene e la “Didattica a Distanza”, pomposamente rinominata dall’acronimomania ministeriale “Didattica Digitale Integrata”, sono state il frutto avvelenato di decisioni governative sbagliate.
Al tempo di Cicerone si diceva: “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. L’anno scolastico 2021-2022, dato che nulla è stato fatto in sede di definizione dell’Organico di Diritto, sta partendo con le stesse condizioni dell’anno precedente. Alunne e alunni, classi, corsi, docenti, presidi e collaboratori scolastici dovranno combattere ogni giorno a mani nude per rispettare il Protocollo anti Covid-19. Ecco il perché dell’affannosa e “figliuolosa caccia” alla limitata minoranza di maestre, professori e personale Ata non ancora vaccinata e il “Dio lo vuole!” sulla non semplice vaccinazione immediata di milioni di studenti e alunni. Quale occasione migliore per colpire ancora una volta la “casta docente”? Il colpevole predeterminato di eventuali prossimi contagi, quarantene ed eccesso di Didattica a Distanza Dannosa, ancora una volta, non è il sedicente Governo dei Migliori o l’ennesimo Ministro dell’Istruzione scolasticamente incompetente. Il colpevole, lo sanno tutti, è il maggiordomo-insegnante. Caricate, puntate, fuoco!
Antonio Deiara
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