A Didacta Firenze 2025 ‘La Tecnica della Scuola’ ha incontrato Susanna Sancassani, responsabile del Centro Metid, il servizio di Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica del Politecnico di Milano. La professoressa, che opera nell’ambito dei dottorati, si è occupata di nuovi formati d’organizzazione dei contenuti, in particolare degli AI Book, che superano il tradizionale E Book.
“Ci troviamo di fronte – ha spiegato ai nostri microfoni – a un’ulteriore evoluzione del modello libro, dopo la dimensione digitale dell’E Book con la e davanti adesso ci troviamo a che fare con gli AI Book intesi come Artificial intelligence based book, strumenti basati su intelligenza artificiale, addestrati ad un contenuto specifico e organizzati con delle regole che ne determinano il funzionamento rispetto agli obiettivi formativi dell’oggetto stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti a capire come si può imparare meglio utilizzando l’intelligenza artificiale, perché purtroppo è spesso utilizzata per trovare delle scorciatoie che determinano un impoverimento del processo d’apprendimento. Invece, ci sarebbero tante strategie interessanti che tendenzialmente i nostri studenti ignorano per imparare meglio”.
Sancassani ha ricordato che “la possibilità di imparare con l’IA è aperta a tutti gratuitamente andando sul portale Polimi Open Knowledge: ci permette di superare il problema dei corsi online dal basso livello di interattività. Ma l’AI Book è utile anche agli insegnanti, per comprendere meglio quali possono essere le strategie costruttive d’uso dell’intelligenza artificiale per aiutare gli studenti a comprendere i contenuti, a sviluppare esercizi con consapevolezza, a ripassare in modo efficace, a riflettere in modo costruttivo su com’è avvenuto il loro processo d’apprendimento”. Il tradizionale libro, tuttavia, rimarrà in vita: “l’obiettivo è quello di costruire degli hub della conoscenza, non strumenti che vadano a soppiantare i precedenti”, conclude la prof universitaria.
L’intervista
Quindi l’AI Book sembra di capire che è utile anche per perfezionare i cosiddetti prompt, gli input che vengono dati per avviare i processi intelligenza artificiale. Possiamo fare qualche esempio?
Per esempio, nel AI Book Imparare con l’intelligenza artificiale io posso chiedere, devo ripassare un argomento: come posso fare a farlo in modo efficace? L’AI Book mi risponderà “Ma dipende, devi ripassare i dati, gli elementi, le definizioni, le date precise”. Allora, forse ti posso aiutare organizzandoti un quiz a risposte chiuse rispetto al quale ti do dei feedback. Devi ripassare invece dal punto di vista concettuale delle relazioni tra i contenuti. Ti posso aiutare a costruire una mappa? Oppure vuoi imparare ad esporre meglio oralmente i contenuti? Ti faccio delle domande aperte, tu mi utilizzi attraverso l’App sul cellulare e mi rispondi a voce e io ti darò un feedback.
Sembra di capire che si avvia una sorta di feedback, con il fruitore che fa la scelta della modalità che poi verrà adottata da chi pone la richiesta iniziale?
Assolutamente, ma è una situazione guidata dai contenuti sui quali l’AI Book è stato addestrato e dalle regole di funzionamento che gli sono date. Questo AI Book è la colonna portante di un MOOC, di un Massive Open online Course. La possibilità di imparare con l’intelligenza artificiale è aperta a tutti gratuitamente sul portale Polimi Open Knowledge e ci permette di superare quel classico problema dei corsi online del basso livello di interattività, della bassa qualità di feedback che lo studente può ottenere, perché attraverso questo strumento può svolgere delle esercitazioni legate ai contenuti del MOOC che in questo caso riguardano come si impara con l’intelligenza artificiale ed ottenere dei feedback concreti, precisi, in tempo reale.
Questo strumento è utile anche agli insegnanti?
Assolutamente. È utile agli insegnanti per comprendere meglio quali possono essere le strategie costruttive di uso dell’intelligenza artificiale per aiutare gli studenti a comprendere meglio i contenuti, a sviluppare esercizi con maggior consapevolezza, a ripassare in modo efficace, ma addirittura a riflettere in modo costruttivo su come è avvenuto il loro processo d’apprendimento. Insomma, è un mondo tutto da scoprire.
Qual è il rapporto di una tecnologia così dirompente con il libro tradizionale?
È un rapporto di complementarietà, come gli E-book non hanno assolutamente tolto dal processo educativo il ruolo del libro tradizionale. Così gli AI-book non sostituiranno né gli ebook né i libri tradizionali. Si tratta di strumenti assolutamente complementari. I testi, cartacei e lineari continueranno ad avere una funzione fondamentale, infatti in un AI-Book fatto bene l’AI-Book stesso restituirà allo studente indicazioni su testi da andare a leggere, sui video da andare a guardare, sugli E-book da approfondire, perché l’obiettivo è quello di costruire degli hub della conoscenza, non degli strumenti che vadano a soppiantare i precedenti. Perché nello sviluppo delle tecnologie innovative per la didattica ogni nuova tecnologia ha aggiunto degli attributi possibili al processo d’apprendimento, non ha sostituito le metodologie e gli strumenti precedenti.
Chi volesse fruire di queste strumentazioni gratuite cosa deve fare?
Io vi suggerirei di andare sul portale Polimi Open Knowledge: cercate il MOOC ‘imparare con l’intelligenza artificiale’ e da lì troverete i rimandi alle AI-Book e a tutte le risorse messe a disposizione gratuitamente da questo MOOC.