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L’intelligenza artificiale diventa materia di studio obbligatoria, un’ora a settimana: l’esperimento di una scuola superiore

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L‘intelligenza artificiale sarà studiata come materia curricolare, con lezioni, interrogazioni, verifiche e voti. Questo quanto avverrà in un istituto di istruzione superiore della provincia di Ancona, nelle Marche. Lo riportano Il Resto del Carlino e Ansa.

L’istituto di istruzione superiore ha introdotto la disciplina AI in via sperimentale all’interno dell’Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, nelle classi quarte e quinte per un’ora a settimana. Si parlerà di linguaggi, Machine learning, Reti neurali e Deep learning, ma anche di etica nell’Intelligenza artificiale.

Scuola sempre più connessa al mondo del lavoro?

Non si tratta della prima scuola superiore ad andare in questa direzione, ma rimane comunque una delle poche in Italia, soprattutto ad adottarla come materia obbligatoria e non progetto volontario, e la prima nelle Marche. Marcello Pigini, coordinatore del Dipartimento di Informatica della scuola, spiega che “l’IA rappresenta una disciplina sempre più richiesta nel mondo del lavoro anche nel nostro territorio, si intende offrire quindi agli studenti la possibilità di ampliare significativamente il loro bagaglio culturale e le loro opportunità di carriera future”.

“In particolare – spiega sempre Pigini – i giovani saranno incoraggiati a progettare e utilizzare l’IA sulla base delle reali esigenze delle persone adottando un approccio ‘human-centric’, dove la tecnologia deve rispondere innanzitutto a un bisogno reale, e farlo in maniera sostenibile”.

Intelligenza artificiale, le parole di Papa Francesco

Come abbiamo scritto il15 dicembre, è stato pubblicato il testo del messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Pace che si celebra, come di consueto, il 1 gennaio. Il pontefice ha parlato, oltre all’intelligenza artificiale, anche di pensiero critico.

Ecco le parole del Papa in merito all’argomento: “L’educazione all’uso di forme di intelligenza artificiale dovrebbe mirare soprattutto a promuovere il pensiero critico. È necessario che gli utenti di ogni età, ma soprattutto i giovani, sviluppino una capacità di discernimento nell’uso di dati e contenuti raccolti sul web o prodotti da sistemi di intelligenza artificiale. Le scuole, le università e le società scientifiche sono chiamate ad aiutare gli studenti e i professionisti a fare propri gli aspetti sociali ed etici dello sviluppo e dell’utilizzo della tecnologia”.

Il corso

Su questi argomenti il corso Costruire immagini con l’intelligenza artificiale generativa, a cura di Ivano Stella, in programma dal 15 gennaio.

VAI AGLI ALTRI CORSI SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE:

Progettare percorsi didattici con l’intelligenza artificiale generativa

Utilizzo di bard in Google Workspace

Utilizzo del copilot in Windows

Redazione

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