Il ministero dell’istruzione, ora dell’istruzione e del merito, è stato costituito nel gennaio del 2020, “cui sono attribuite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in ordine al sistema educativo di istruzione e formazione di cui all’articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53” che recita: “E’ promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro”.
Apprendimento, cultura, ambiente, capacità e competenze ne sono i pilastri.
1) La conoscenza umana raddoppia, ogni quattro anni (Nature). Un servitore ubbidiente (intelligenza artificiale) è in grado di fare ricerche per individuare informazioni, di accorparle e di sintetizzarle.
2) La variabilità e l’imprevedibilità dei mutamenti sociali e del mondo del lavoro richiedono sensibilità, creatività, progettualità che si manifestano nella percezione, nella definizione e nella soluzione di problemi e, più in generale, nella curiosità.
3) La dimensione dei problemi è aumentata a dismisura: il lavoro d’équipe è la risposta.
Umberto Eco affermava: “Per me l’uomo colto non è colui che sa quando è nato Napoleone, ma colui che sa dove andare a cercare l’informazione nell’unico momento della sua vita in cui gli serve, e in due minuti.”
Anna Maria Ajello, ex presidente Invalsi scrive: “La nozione di apprendimento si caratterizza come esito di attività autentiche a cui il soggetto prende parte e di cui conosce a pieno il significato … e non come esito di apposita memorizzazione. La sua fondamentale caratteristica è il diretto coinvolgimento dell’individuo e il suo prendere parte attiva, tanto da imparare con tutti i cinque sensi e non soltanto mediante l’ascolto e lo studio solitario”.
L’apprendimento implica un cambiamento (relativamente) permanente di comportamenti.
Si definiscano le capacità per elencazione. Eccone un sottoinsieme: Analizzare, applicare, argomentare/giustificare, comunicare, comprendere, decidere/scegliere, generalizzare, interpretare, memorizzare, modellare, progettare, relativizzare, riconoscere, ristrutturare, sintetizzare, sistematizzare, trasferire, valutare.
Una competenza generale è il comportamento esibito da chi affronta positivamente un compito: da esse traspaiono le capacità.
Il rispetto dei vincoli, posti dai quattro pilastri normativi indicati, condurrebbe all’adozione di un nuovo modello di scuola, specificato nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa, che si sostanzia in adeguate competenze generali. Queste determinerebbero il traguardo della “programmazione dell’azione educativa” del Collegio dei docenti.
Enrico Maranzana
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